Settimana pesante quella appena trascorsa. Sulla piazza di Milano ci sono state diverse novità, purtroppo con il segno negativo.
Quattro i formaggi che hanno perso quota rispetto alla settimana prima e tutti e quattro erano stati caratterizzati da una tenuta di prezzo durante l’anno passato, nonostante la diminuzione delle quotazioni degli altri prodotti lattiero-caseari.
In tutti e quattro i casi la perdita è stata di 10 centesimi al chilogrammo, che si traduce in una riduzione percentuale che va dal 2% del Provolone al 2,9% del Gorgonzola.
Situazioni composite si osservano invece sulle piazze internazionali.
In Germania diminuisce il prezzo dell’Edam dell’1%, mentre salgono le quotazioni del latte scremato in polvere (+1,9%). Il latte in polvere aumenta anche in Olanda (+1,1%). Gli altri mercati, invece, mostrano variazioni dovute più a motivi monetari che a oscillazioni dei prezzi locali.
Così la piazza neozelandese evidenzia per tutti i prodotti una riduzione del 2,6%. A Chicago il burro segna un calo del 2,8% mentre il Cheddar del 2,6%. In Polonia, il rafforzamento dello Zloty fa salire le quotazioni in euro, compensando il reale cedimento del prezzo del burro (+0,6%).
Bene l’Edam che aumenta dell’1,5%. In merito alle materie prime per la mangimistica, si evidenzia un aumento delle quotazioni parzialmente mascherato dal cambio euro – dollaro.
Fa eccezione l’orzo nazionale, che cala dello 0,8%. In diminuzione anche il mais sui futures di Chicago (-0,6%), un risultato dovuto proprio al cedimento del dollaro nei confronti della moneta europea.
Consistenti, invece, gli aumenti dei prezzi della soia sia negli USA che in Europa. Sui futures di Chicago le quotazioni sono aumentate del 5,7%, mentre a Rotterdam del 6,9%.
Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia (€ per 100 kg):
Fonte: principali borse merci
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