E' stato firmato a Roma l'accordo sul cosiddetto 'mercato unico' nel settore suinicolo. Si tratta di un documento importante siglato tra allevatori e macellatori che prevede regole trasparenti nella definizione dei prezzi dei maiali non più stabilito in base alle attuali metodologie - cioè quotazioni scaturite dauna trattativa che prende spunto dai prezzi rilevati nelle piazze principali diriferimento - ma parte da dati oggettivi condivisi dalle parti e che tengono contodelle dinamiche dei consumi, dei volumi di mercato ed altri parametri 'misurabili'.
'L'accordo di fatto istituisce la 'Commissione unica nazionale' (la riunione diprimo insediamento si terrà il prossimo 10 dicembre presso il Mipaaf mentre isuccessivi incontri si svolgeranno, in via sperimentale, a Reggio Emilia) che ha il compito di concordare le previsioni sulle tendenze dei prezzi di mercato dei suinida macello, fissandone i relativi prezzi', riferisce Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna.
Il lavoro della Commissione è quella di formulare le tendenze e il prezzo dei suiniper la settimana successiva . La definizione delle tendenze di mercato e dei prezziha per oggetto la categoria di prodotto suini da macello, con declaratorie separate per i suini da macello certificati per le Dop e per i suini da macello noncertificati. Le tendenze di mercato e la formulazione anticipata dei prezzi potràcostituire una indicazione di riferimento per i mercati e per le contrattazioni future da inserire nei singoli contratti di fornitura che verranno volontariamente sottoscritti tra le parti.
In sostanza la Commissione raccoglie e analizza i dati e segnala se il mercato è 'in calo', è 'stabile' o 'in crescita', sulla base di dati e proprie analisi, modifica eintegra i prodotti oggetto di formulazione anticipata dei prezzi e le relative unità di misura delle merci. Su richiesta del Ministero delle Politiche Agricole,Alimentari e Forestali, formula inoltre pareri e proposte - non vincolanti - nell'ambito del procedimento della formulazione anticipata della tendenza di mercatoe dei prezzi.
'Per quanto riguarda i principali punti contenuti nell'accordo sull' health check della Pac e raggiunto dal Consiglio agricolo Ue c'è da evidenziare la cancellazionedell' aiuto allo stoccaggio alle carni suine', evidenza Battelli, 'e viene così amancare un potenziale aiuto al settore del quale peraltro l'Italia ha raramentepotuto beneficiare, ma che è stata una possibile valvola di sfogo per il mercatocomunitario. Fortunatamente adesso il picco della crisi è stato attraversato anchese il livello di attenzione va mantenuto alto'.
Solo qualche settimana fa i suiniavevano raggiunto quotazioni di 1,60 euro al chilogrammo, quando nel giugno scorsovalevano appena un euro e nello stesso periodo i costi delle materie prime pesavanoin modo rilevante sui costi di produzione. Ora in media i prezzi si aggirano da1,30 a 1,40 euro al chilo con il vantaggio che i costi dei mangimi si sono ridotti. 'In pratica', conclude Battelli, 'siamo in una fase importante di rilancio delcomparto e delle politiche interprofessionali per dare un futuro meno incerto agliallevatori italiani'.