Dalle 18 di lunedì scorso è sospesa per due settimane l'esportazione dal territorio olandese di animali da vita sensibili alla febbre catarrale degli ovini. La decisione, che non si applica ai capi destinati alla macellazione immediata, è stata presa in via precauzionale dal ministro delle Politiche agricole olandese, Gerda Verburg, in seguito alla scoperta nella provincia orientale di Overijssel di una variante del virus distinta da quella presente in Olanda sin dal 2006.
Lo riferisce il Commissario alle Emergenze Zootechiche, Ettore Ianì, in una nota dalla quale si apprende che le aziende colpite sono tre. In due di queste sin dalla scorsa primavera era stata portata a termine la vaccinazione contro il sierotipo 8. Gli esperti dell'Istituto Centrale di Veterinaria (Cvi) della Wageningen University, in collaborazione con il laboratorio di riferimento dell'Ue nel Regno Unito, stanno conducendo un'indagine per verificare se ci si trovi di fronte ad una variante del sierotipo 8 o di un nuovo sierotipo.
E' escluso che si tratti di una forma del sierotipo 1, che si sta diffondendo invece in Francia.