Sebbene il contributo del pesce e delle farine di pesce nella trasmissione della TSE ai ruminanti fosse generalmente ritenuto minimo o inesistente, queste sostanze sono state vietate nei mangimi destinati ai ruminanti per eliminare ogni possibile rischio.
Oggi, nel quadro delle misure di controllo della TSE, la somministrazione di farine di pesce ai ruminanti è illegale nell'Unione europea, ma i gestori del rischio hanno considerato la possibilità di legalizzare tale pratica a determinate condizioni. Entro l'estate saranno probabilmente reintrodotte le farine di pesce nel latte destinato all'alimentazione dei giovani ruminanti come vitelli e agnelli.
I capi veterinari della Ue si sono infatti pronunciati a favore della proposta della Commissione europea di introdurre le farine di pesce 'per fornire loro nelle prime settimane di vita un complemento di vitamine digeribili e di alta qualità'. Lo ha annunciato la stessa Commissione al termine della riunione del Comitato europeo per la Catena alimentare.
Dal 2001 era stato adottato il divieto temporaneo, esteso all'Ue, dell'uso di farina di pesce negli alimenti per i ruminanti (CE 2000/766 e 2001/9). Nel 2003, il divieto temporaneo era stato trasformato in misure permanenti con il Regolamento CE 999/2001 sulla TSE. Ora, la Commissione Europea, che nel merito aveva anche chiesto il parere dell'Efsa, chiederà al Parlamento europeo di pronunciarsi sulla modifica di questo divieto che, tuttavia resterebbe tale nei bovini e negli altri ruminanti adulti. Inoltre per assicurare i controlli, la Commissione propone di introdurre regole rigorose sulla produzione, sull'imballaggio, sull'identificazione e sul trasporto.
Paola Testori Coggi, Direttore Generale Aggiunto della Direzione generale Salute e Consumatori della Commissione Ue ha spiegato al quotidiano Italia Oggi: 'Abbiamo fatto un piano d'azione per rivedere le misure in campo per la BSE che intendono modificare le leggi introdotte nel 2001. Il motivo è semplice: nonostante i decessi registrati in Spagna, c'è una drastica riduzione dei casi di BSe in Europa. Inoltre, abbiamo a disposizione strumenti di controllo scientifico che ci permettono di muoverci con più sicurezza. Non c'è quindi nessun abbassamento del livello di protezione per la sanità animale e per la sanità pubblica: le misure che sono allo studio nascono dalle nuove conoscenze scientifiche di cui disponiamo'.