L'impiego di diete totalmente vegetali, contenenti mais a basso contenuto di acido linoleico e girasole ad alto contenuto di acido oleico come fonti lipidiche, per l'alimentazione del suino pesante aumenta il valore nutritivo delle diete, senza peggiorare la qualità tecnologica del grasso di deposito e senza determinare off flavours nella carne fresca di lombo. Sono questi i risultati di un progetto di ricerca triennale, coordinato dal Crpa (Centro ricerca produzioni animali) e svolto con il contributo della Regione Emilia-Romagna, per studiare l'utilizzo di diete totalmente vegetali nell'alimentazione del suino pesante, oggi Gran Suino Padano. Le prove di alimentazione, che hanno interessato due cicli di allevamento, hanno fornito agli animali diete isoenergetiche e isolisiniche rispetto alla tesi campione, mostrando identici andamenti di accrescimento e qualità di carcassa, cosa fondamentale per interpretare i dati di composizione acidica, visto che il grasso di deposito dipende in gran parte dallo stato di ingrassamento dei suini. I risultati dell'analisi sensoriali condotta su campioni provenienti da due prove di alimentazione diverse pur non evidenziando difetti hanno segnalato come più apprezzabili dal punto di vista sensoriale le carni ottenute dalle tesi che hanno previsto l'impiego di olio di girasole, mentre la meno apprezzabile è risultata quella ad alto linoleico, poiché meno tenera, meno succosa e caratterizzata da una maggior fibrosità.
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