La Ue ha bloccato l'esportazione da Cipro di prodotti animali e derivati a causa dell'emergenza di afta epizootica che ha colpito alcune pecore a Dromolaxia. La Decisione è del 6 novembre e arriva dopo che il laboratorio britannico a cui la Commissione Ue ha affidato le analisi ha confermato la presenza del virus. Cipro, dichiarata ieri dalla Ue "zona ad alto rischio", ha già messo in atto alcune delle misure previste dalla Ue per prevenire l'epidemia. Le autorità cipriote hanno isolato gli animali ammalati e hanno stabilito una zona di protezione di tre chilometri e una di sorveglianza di 10 km. Alcuni prodotti potranno continuare ad uscire dal paese (come il formaggio halloumi) ma resta stretto il divieto di spostare bestiame che può muoversi solo verso il macello e soltanto se supera i controlli sanitari.
Anche gli import di animali dagli altri stati membri sono stati bloccati. I veterinari europei hanno invece deciso di modificare le restrizioni imposte all'export della Gran Bretagna dopo aver scoperto alcuni casi di afta epizootica. Il Paese sarà diviso in tre zone: quella del sud-est continuerà ad essere considerata ad "alto rischio" e le esportazioni saranno ancora vietate; una tampone vicino alla prima, considerata a "rischio moderato", dove l'export sarà autorizzato ma sotto stretta sorveglianza; nel resto del paese si potrà invece esportare liberamente.