"Un considerevole numero di bovini importati in Italia dalla Francia, nell'agosto 2007, -ha spiegato Caporale- è stato trovato in seguito positivo alla Blue tongue. Di conseguenza, sono stati prelevati campioni dagli animali sensibili in loco, includendo tutti quelli delle aziende che hanno ricevuto anche animali dalla Francia e quelli nelle loro vicinanze. Tutti i campioni sono risultati finora negativi. Il sistema sentinella è stato intensificato per numero e frequenza".
"Riteniamo -ha ribadito il direttore dell'IZS- che fino a quando non troviamo casi positivi e/o casi entro un raggio di 3 chilometri e/o sentinelle, il virus non circola e l'Italia non è infettata dal virus Blue tongue sierotipo 8. Ad ogni modo, consideriamo che sono stati importati animali con anticorpi/antigeni positivi. Gli animali erano stati introdotti dai distretti francesi che, nell'agosto 2007, erano considerati non infetti. E' possibile supporre che l'infezione lì ci fosse ma che non sia stata rilevata dal sistema di sorveglianza. Un'altra ipotesi è che gli animali siano stati spostati prima dalle regioni infettate. In ogni caso -ha concluso Caporale- è stata dimostrata la difficoltà di diffusione del virus nel Nord Italia".
Attualmente il virus si è diffuso velocemente in Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Francia e Inghilterra. Sino allo scorso 12 ottobre, i focolai registrati nel Nord Europa sono stati i seguenti: Belgio 4.293, Germania 1.167, Francia 1.993, Lussemburgo 1.023, Paesi Bassi 1.434.
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Fonte: @nmvi Oggi