La recente comparsa del virus della lingua blu nel Regno Unito indica di nuovo che le malattie animali stanno avanzando a livello globale e che i paesi dovranno investire di più in misure di sorveglianza e di controllo. E' quanto ha affermato oggi la Fao, sottolineando come nessun paese può considerarsi un rifugio sicuro rispetto alle malattie animali. fff“Le malattie animali transfrontaliere, che originariamente erano confinate nei paesi tropicali -ha dichiarato il veterinario ufficiale capo della Fao Joseph Domenech- sono in aumento in tutto il globo terrestre. Non risparmiano le zone temperate, compresa l’Europa, gli Stati Uniti e l’Australia.” La globalizzazione, la circolazione di persone e merci, il turismo, l’urbanizzazione e probabilmente anche i cambiamenti climatici, favoriscono la diffusione dei virus animali nel pianeta.

La lingua blu, uno degli ultimi esempi all'ordine del giorno


Il virus non contagioso della lingua blu colpisce tutti i ruminanti (bovini, caprini, cervidi ed ovini), sebbene i sintomi siano generalmente più gravi negli ovini. Il virus, diffuso da insetti culicoides, non si trasmette da animale a animale e non colpisce l’uomo. La lingua blu è stata scoperta per la prima volta in Sud Africa, ma si è diffusa in molti paesi. Ha attraversato il Mediterraneo verso la fine degli anni ‘90. Dall’estate del 2006, il virus è stato scoperto in Belgio, in Germania, in Lussemburgo, nei Paesi Bassi, nel nord della Francia, e più recentemente nel Regno Unito. Le ragioni che hanno determinato la diffusione della lingua blu nell’Europa settentrionale restano ancora poco chiare. Il virus, apparentemente, si sta adattando a nuove forme locali di insetti vettori Culicoides, che sopravvivono alle basse temperature. “Non ci saremmo mai aspettati che il virus della lingua blu -ha osservato Stéphane de la Rocque, responsabile per la sanità animale della Fao- potesse raggiungere i paesi europei a latitudini così alte. Il virus è già endemico in Corsica e Sardegna, ma potrebbe anche raggiungere i paesi dell’Europa settentrionale”.