Dicembre, tempo di bilanci, di auguri e di statistiche. A soli due mesi dalla pubblicazione del supplemento ordinario alla GU n. 233 del 6-10-2005, che pubblicava le nuove classificazioni degli agrofarmaci autorizzati in Italia, il nostro staff ha completato l’informatizzazione di tutti i dati in esso contenuti, che riguardano 3918 preparati di cui 2044 in commercio. I risultati di questo lavoro sono sintetizzati nei grafici a fianco. La novità principale è sicuramente la presenza della classificazione ambientale, presente in oltre il 65% dei prodotti in commercio. Rispetto alle precedenti classificazioni, basate sul DPR 258 del 1990, osserviamo un raddoppio dei prodotti Tossici e Nocivi, un notevole incremento dei molto tossici e una prevista flessione (circa il 16%) dei prodotti non classificati. Invariato il numero dei prodotti Irritanti.

Complessivamente (vedi grafico) notiamo come i prodotti che necessitano dell’autorizzazione all’acquisto siano quasi raddoppiati (817 contro 476, aumento del 71%), seguendo esattamente l’incremento dei Tossici e dei Nocivi. Siamo rimasti un po’ sorpresi del calo tutto sommato contenuto dei prodotti non classificati: pensavamo che fossero una specie in via di estinzione e invece sono ancora oltre il 35% del totale. Infine una considerazione sull’ecotassa (che ricordiamo è un’imposta del 2% sul fatturato dei prodotti classificati con alcune frasi di rischio sia tossicologiche che ambientali): l’introduzione della classificazione ambientale sul 65,9% dei prodotti ha notevolmente incrementato il numero dei prodotti soggetti a questa imposta: speriamo che questo ulteriore contributo del nostro settore possa veramente aiutare a migliorare la competitività della nostra agricoltura. L’imposta che viene comunemente chiamata “ecotassa” è in realtà un “contributo per la sicurezza alimentare” che è stato introdotto nella legge finanziaria 2000 per lo “sviluppo dell’agricoltura biologica e di qualità”. Speriamo.


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