Per ottenere una buona qualità dei frutti nell’anno successivo è ormai consolidata la pratica agronomica di effettuare la concimazione autunnale dei frutteti e dei vigneti. Infatti, è nel periodo dopo la raccolta e prima della dormienza invernale che  le piante assorbono gli elementi nutritivi necessari a reintegrare le riserve negli organi legnosi e nelle radici. Dopo l’inverno le piante metteranno in circolo proprio queste riserve per supportare la riprese vegetativa mentre l’azoto distribuito in primavera verrà utilizzato più avanti, per l’accrescimento dei germogli e dei frutticini allegati.

In autunno, dopo la raccolta, è il momento ideale per integrare gli elementi minerali necessari a  ripristinare le sostanze di riserva per meglio risponde alle esigenze della fisiologia degli alberi da frutto. Questo periodo è ideale perché le foglie, restando sulla pianta più a lungo sono ancora attive dal punto di vista fotosintetico e favoriscono la sintesi delle sostanze di riserva e il loro accumulo negli organi legnosi e nelle radici.

Nelle concimazioni autunnali l’azoto deve essere distribuito 30-40 giorni prima della caduta delle foglie. Le dosi complessive vanno calcolate in funzione della specie, del portinnesto, dell’obiettivo di resa, della fertilità del terreno e delle condizioni climatiche. La pratica agronomica di distribuzione dell’azoto in forma prontamente assimilabile solo dalla ripresa vegetativa deve essere evitata perché in questo modo si va incontro ad un allungamento del ciclo vegetativo con un eccessivo lussureggiamento ed effetti negativi sull’epoca di maturazione e sulla qualità dei frutti.

Nel periodo che va dalla ripresa vegetativa fino alla fioritura, infatti, l’assorbimento degli elementi nutritivi è basso: per l’accrescimento delle foglie e dei germogli vengono utilizzate le sostanze di riserva accumulate negli organi legnosi e nelle radici durante l’autunno precedente. Per rispondere a queste esigenze dei frutticoltori e dei viticoltori, Valagro consiglia la distribuzione nelle concimazioni autunnali di post-raccolta di  un concime ternario con azoto a lenta cessione come Slowenne , NPK 14.7.14+5 MgO che contiene l’Azoto in forma ammoniacale, ureica e nella forma organica di sintesi (UREAFORM), caratterizzata da una solubilità graduale e differenziata in grado di soddisfare le esigenze delle piante da frutto e dei vigneti. Contiene, inoltre, elevate quantità di SO3 capaci di favorire l’abbassamento del pH del terreno e quindi l’assorbimento minerale. L’ Ureaform non viene dilavata dal terreno anche in seguito alle piogge abbondanti del periodo autunnale in quanto l’attività di solubilizzazione avviene ad opera dei microrganismi del terreno e non è influenzata dall’umidità.
 
 
 Il processo di cessione dell'azoto a partire da urea più formaldeide

I nutrizionali a lenta cessione, organici, sono resi disponibili grazie all’azione di microrganismi, la cui azione è influenzata dalle temperature e dal pH del terreno.  
Quelli a lenta cessione per bassa solubilità, come per esempio l’isobutylidene-diurea (IBDU), basano invece la velocità di cessione sulle dimensioni, sulla durezza e sull’umidità dei granuli. Temperature e pH acido ne aumentano la velocità di rilascio.
Questa forma chimica di azoto a lenta cessione è, quindi, da preferire a quella dei prodotti con azoto a bassa solubilità o con granuli ricoperti in cui la velocità di rilascio è fortemente accelerata dall’elevata umidità tipica del periodo .
 
Tutto l’azoto distribuito con lo Slowenne viene, dunque, completamente utilizzato dalle piante anche in terreni sciolti e permeabili. La possibilità di avere nel terreno una disponibilità di azoto assimilabile costante e prolungata nel tempo, assicura un apporto costante durante tutte le fasi colturali (ripresa vegetativa, allegagione, sviluppo ed accrescimento dei frutti).
Questo consente di evitare gli eccessi di crescita vegetativa e la conseguente maggiore sensibilità delle piante alle malattie e pertanto permette di ottenere produzioni quantitativamente elevate e qualitativamente superiori.

La composizione di Slowenne di Valagro