La simbiosi pianta-endomicorrize è duratura nel tempo ed avviene per contatto del fungo con le radici; la simbiosi si presenta come un allungamento delle radici (ramificazioni di micelio del fungo all’interno ed all’esterno della radice) che aumenta la superficie radicale migliorando i processi fisiologici delle piante.
Le endomicorrize svolgono un ruolo molto importante soprattutto in quelle piante con apparati radicali grossolani, poco sviluppati o con poca peluria, in quanto la simbiosi crea ramificazioni di micelio esterne ed interne alla radice aumentandone la superficie di assorbimento.
Inoltre, le endomicorrize non solo si limitano ad insinuarsi tra le cellule radicali, ma colonizzano le stesse entrando nel citoplasma e creando sacche di accumulo definite vescicole.
I principali effetti delle simbiosi endomicorriziche possono essere riassunti come segue:
- miglioramento della radicazione e dell’affrancatura della pianta
- miglioramento della struttura del suolo attraverso l’accumulo di sostanze umiche
- protezione nei confronti di tossine e metalli pesanti
- modificazione e riequilibrio della popolazione della rizosfera
- aumento della tolleranza agli stress, sia abiotici (es. salinità, siccità) che biotici (competizione con i funghi patogeni e protezione “meccanica” costituita dal mantello fungino).
Inoltre, le endomicorrize migliorano l’assorbimento di ioni presenti a bassa concentrazione nella soluzione circolante o la cui forma ionica è poco mobile nel terreno, quali zinco, manganese, rame e soprattutto fosforo.
In pratica, i principali vantaggi apportati dalle endomicorrize alle piantine di mais sono una riduzione della richiesta di fosfati, un aumento dell’uniformità delle piante, della produzione di granella e della resistenza ai patogeni fungini radicali e agli stress abiotici.
Biorize Mais è formulato sottoforma microgranulare, risulta compatibile con i principali prodotti concianti ed è consentito in agricoltura biologica ai sensi della circolare MIPAF del 13 settembre ’99.
L’applicazione di Biorize Mais avviene alla semina tramite il microgranulatore alla dose di 10-12 kg/ha senza aggravio di costi e manodopera.
La presenza di fosforo assimilabile inibisce lo sviluppo delle endomicorrize, quindi occorre eseguire una normale concimazione azoto-potassica, ma non bisogna effettuare concimazioni fosfatiche localizzate alla semina del mais e ridurre di circa il 50% i tradizionali apporti di fosforo (es. perfosfato triplo, concime composto 8.24.24; fosfato biammonico 18.46) alla preparazione del terreno in funzione della reale fertilità del suolo.
E’ preferibile utilizzare concimi minerali e organo-minerali fosfatici a lenta cessione che costituiscono la fonte di reperimento per le endomicorrize che fungono da fosforo-fissatori e fosforo-trasformatori.

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