Riprendono i dialoghi/interviste su temi regolatori tra Ivano Valmori (Image Line) e Mariano Alessio Vernì (Silc fertilizzanti) e non si poteva che ricominciare con la norma "regina" sui concimi CE.

Ci avviciniamo a grandi passi verso l'abrogazione del Reg. (CE) 2003/03 che, tra meno di due anni, sarà sostituito dal nuovo Reg. (UE) 2019/1009.

Sono tanti i cambiamenti ed i prossimi mesi devono essere ben pianificati per evitare di subire contraccolpi tanto in termini commerciali quanto nel comparto logistico-organizzativo. Vanno immediatamente fatte accurate analisi di prodotti e fornitori, in particolar modo da parte di coloro che non hanno il controllo diretto sulle produzioni.

La nuova norma prescrive che tutti i componenti (si intende il 100%) debbano ricadere in una delle categorie di materiali costituenti (CMC) previste dal regolamento, di conseguenza se anche un solo costituente non rientra tra le CMC previste, ecco che sorge il primo problema. I prodotti etichettati ai sensi del Reg. 2003/03 non si potranno più commercializzare da luglio 2022 ma, fino a quella data, non si potranno nemmeno usare le regole di etichettatura previste dal Reg. 2019/1009, di conseguenza si deve da subito pianificare una corretta gestione delle scorte degli imballi, in particolare di quelli il cui riordino prevede cicli poliennali.

La maggior parte dei concimi normati dal 2003/03 ricadranno nella CMC1 (Sostanze e miscele a base di materiale grezzo) e si deve immediatamente verificare che tutti costituenti siano stati registrati ai sensi del Reg. Reach, infatti non tutte le esenzioni previste dal Reach si possono estendere al regolamento sui prodotti fertilizzanti. C'è quindi molto lavoro da fare e ci si deve preparare da subito.

Buona visione.
 

 
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