Un esempio di ciò viene dall'America, ove è stato approvato l'uso di un insetticida ormai vietato nell'Unione europea dal 2003 a causa del profilo tossicologico e ambientale decisamente poco specchiato. Oggi aldicarb ritorna infatti in scena negli Usa per combattere la psilla asiatica che diffonde Candidatus liberibacter spp, il batterio responsabile del cosiddetto "inverdimento degli agrumi" o HLB, acronimo di Huanglongbing.
Tale patogeno sta causando crescenti danni agli agrumi californiani e i mezzi per arginarlo non sembrano funzionare in modo sufficiente. Per tali ragioni negli Usa hanno rispolverato un prodotto che in Italia ricordano forse solo i veterani della fitoiatria. Il prodotto approvato è infatti l'insetticida e nematocida meglio conosciuto con il marchio commerciale Temik. Altamente sistemico, aldicarb è stato a lungo utilizzato nella UE per combattere afidi, acari e mosche bianche delle serre.
Parallelamente, le autorità nordamericane avrebbero anche approvato l'uso della streptomicina, antibiotico, sempre per contrastare la batteriosi che sta uccidendo gli agrumi.
Certamente, negli States non ci vanno con la mano leggera quando devono estirpare i problemi. Usare un antibiotico come la streptomicina nella linfa degli alberi non pare infatti approccio consigliabile pensando alla crescente antibiotioco-resistenza che sta mettendo a rischio l'efficacia delle sostanze attive attualmente utilizzate per salvare vite umane e animali.
Ciò non di meno, dimostrano anche che non sono le mezze misure a risolvere i problemi, anzi. L'indecisione nelle contromisure è di solito la prima causa che apre la strada ai patogeni e ai parassiti. Xylella insegna.
Forse, sarebbe auspicabile una sana via di mezzo fra i lanciafiamme americani e le ambizioni green europee, perché le prime sono in effetti un po' troppo draconiane, mentre le seconde sembrano dettate ai normatori dai parassiti stessi per avere vita più facile.