Ancora problemi per il gigante Monsanto, ma questa volta gli Ogm non c'entrano, e forse la responsabilità della multinazionale è da condividere con le autorità transalpine.

Paul Francis, un cerealicoltore di Bernac (Francia) ha vinto una causa contro la multinazionale americana per le conseguenze di un incidente avvenuto nel 2004, in cui ha inalato dei vapori provenienti dal fomulato Lasso, contenente la molecola alachlor, da tempo revocata in Europa.

Le conseguenze dell'incidente, che hanno comportato balbuzie, vertigini, cefalea, disturbi muscolari e che lo hanno costretto a sospendere il lavoro per quasi un anno, sono da ascriversi non tanto al principio attivo, ma a un solvente, il monoclorobenzene, la cui pericolosità (nocivo per inalazione), è nota e certificata da tempo.

Si parla di primato dei cugini transalpini nei confronti dell'Italia, ma un simile incidente in Italia non sarebbe potuto accadere, almeno a partire dal 1990: da allora e fino alla sua revoca, avvenuta nel 2007, l'alachlor poteva essere commercializzato solamente in formulazioni microincapsulate, che notoriamente non contengono solventi. Ma i francesi non ammetteranno mai l'errore.