"In questi giorni, gli agricoltori stanno decidendo le semine basandosi sui costi di produzione e sempre di meno sulle previsioni di mercato. I prezzi di mercato non coprono i costi di produzione nel settore cerealicolo", ha dichiarato Paul Temple, presidente del gruppo "Cereali e oleoproteaginose" del Copa-Cogeca. Ha poi messo in guardia sulle possibili conseguenze di una demotivazione a seminare per l'anno prossimo: "Le semine di questo autunno potrebbero portare a un'ulteriore sostanziale diminuzione della produzione e a una volatilità dei prezzi nettamente superiore. Inoltre, all'Europa servirebbe molto tempo per rimediare alla situazione”.
I rendimenti medi non riescono ad aumentare non solo per colpa degli effetti del cambiamento climatico, ma anche per via del minor utilizzo di fertilizzanti e di prodotti fitosanitari. A sua volta, una riduzione prolungata dei rendimenti potrebbe provocare una sensibile flessione degli investimenti a lungo termine nel settore. La società deve essere resa consapevole delle conseguenze di un ulteriore forte calo della produzione europea, soprattutto in un momento in cui la sicurezza di approvvigionamento alimentare sta tornando ad essere un punto chiave dell'agenda politica mondiale.
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Fonte: Copa Cogeca