E’ partito  con un meeting che si è svolto ieri a San Michele all’Adige, il grande progetto Ace-Sap “Ecosistemi alpini e cambiamento ambientale: sensibilità e potenziale adattativo della biodiversità” finanziato dalla Provincia autonoma di Trento. Alla ricerca, coordinata dall’Istituto agrario di San Michele, collaborano il Museo Tridentino di Scienze naturali, il Museo civico di Rovereto e l’Università della California di Davis, e vede la partecipazione su temi specifici del Parco naturale di Paneveggio – Pale di San Martino e dell’Università di Trento. Il progetto si propone di affrontare tre temi portanti nella ricerca sulla biodiversità, usando il territorio trentino come un laboratorio a cielo aperto. I ricercatori dovranno studiare e conservare specie animali e vegetali in via di estinzione o endemiche del territorio, che rappresentano  componenti uniche della diversità biologica della regione; valutare le conseguenze dei cambiamenti o perdite di biodiversità sulla popolazione (ad esempio influendo sulla diffusione di patogeni o di microrganismi che si riproducono in acqua dolce); decifrare i meccanismi ecologici e genetici con cui gli organismi viventi reagiscono allo stress ambientale. "Il progetto Ace-Sap rappresenta un'importante  iniziativa per la valorizzazione delle risorse naturali del nostro territorio – spiega Roberto Viola, dirigente del Centro sperimentale -. Si realizzerà uno dei progetti di ricerca più importanti sulla biodiversità a livello mondiale. Il ruolo preminente dell'Istituto in questa iniziativa ne sancisce e sottolinea il crescente impegno e attenzione nei confronti delle tematiche di interesse ambientale e di salvaguardia del territorio".