I presidenti del Copa e della Cogeca, Jean-Michel Lemétayer e Donal Cashman hanno espresso preoccupazioni riguardo al “pacchetto pesticidi” del Parlamento europeo. “Se approvato nella sua forma attuale sarà controproducente rispetto all’obiettivo di garantire il meglio ai consumatori”, hanno sottolineato i presidenti. Le buone pratiche agricole si sono radicalmente modificate nel corso degli ultimi vent’anni. I pesticidi e gli altri prodotti fitosanitari vengono utilizzati in maniera mirata. L’applicazione di prodotti chimici che privilegiano l’efficacia alla quantità contribuisce a preservare la salute delle piante e a evitare la resistenza dei parassiti. Il “pacchetto pesticidi” nella sua forma attuale ridurrà considerevolmente le possibilità offerte agli agricoltori di coltivare le piante in buona salute richieste dai consumatori e avrà anche un impatto negativo sulla disponibilità a fini alimentari di tutte le colture, ad eccezione di quelle più comuni” ha dichiarato Lemétayer. Cashman ha aggiunto: “Il “pacchetto pesticidi” non è neanche coerente: intende fondare obiettivi di riduzione per l’utilizzo dei pesticidi su statistiche inesistenti. Raccomanda la creazione di zone cuscinetto che, in taluni Paesi, saranno impossibili da rispettare e chiede l’introduzione di un “passaporto” che, in teoria, potrebbe registrare l’uso di pesticidi per ogni singolo chicco di cereali coltivato nell’Ue”. “E' opinione comune che l’utilizzo di prodotti chimici vada mantenuto a un livello minimo. Auspichiamo che questa situazione rimanga tale. Il Parlamento dovrebbe adottare in sessione plenaria un testo più coerente”. Il “pacchetto pesticidi”, che include l’ultima versione del regolamento relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e una nuova direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi, è stato approvato dalla Commissione per l’Ambiente del Parlamento europeo.