Risparmio energetico e ottimizzazioni delle produzioni. Sono questi i temi al centro di un seminario, tenutosi mercoledì 31 gennaio, che Veneto Agricoltura ha organizzato in collaborazione con Università di Padova, IlSole24ore, AIGACOS e UNIMA, nella propria sede della Corte Benedettina di Legnaro (PD). Il seminario, “Frumento, mais, soia: con l’agricoltura blu i conti tornano”, è stata l’occasione per presentare il progetto “Agricoltura blu in campo”, ovvero i primi risultati tecnico-economici, le attrezzature disponibili e le più significative esperienze in materia di importanti ditte produttrici di sementi e prodotti fitosanitari.
Tale progetto non è altro che l’agricoltura conservativa (AC), quella finalizzata cioè a conservare, migliorare, in una parola rendere efficiente l'uso delle risorse naturali attraverso la gestione integrata del suolo, acqua e risorse biologiche combinate con input esterni. Le implicazioni di carattere ambientale che comporta la semplificazione delle lavorazioni sono spesso accompagnate dalla riduzione dei costi e/o da un aumento del reddito. Nel corso del convegno, sulla base delle sperimentazioni in campo effettuate presso l’azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” (Ceregnano, Rovigo) di Veneto Agricoltura, si è cercato di dare risposte economiche e tecniche alle numerose problematiche legate alla applicazione delle varie operazioni di lavorazione semplificata dei terreni.
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