La conversione a carbone della centrale di Porto Tolle 'continuerà ad essere un obiettivo che nona bbandoniamo'. Fulvio Conti, nel corso dell'assemblea degli azionisti Enel, risponde così alle obiezioni sollevate da Ugo Biggeri, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, circa le strategie climatiche del gruppo.
Enel, prosegue Conti, continua a perseguire l'obiettivo di un 50% del mix di combustibili per la generazione assegnato al carbone, con il 30% di rinnovabili e il 20% di gas. 'Faremo anche crescere le rinnovabili', garantisce Conti, 'alle quali abbiamo dedicato un portafoglio importantissimo di investimenti da 6,8 miliardi'.
'Il carbone', spiega Conti, 'con le nuove tecnologie offre una maggiore resa unitaria. Non è un 'carbone qualsiasi' ma con una resa del 45% si produce più energia con meno carbone e meno CO2'. Inoltre, prosegue il top manager Enel, 'non pensiamo solo alla CO2, ma anche alla salute di chi vive vicino alle nostre centrali e ci lavora'.
L'impianto di Civitavecchia, in corso la conversione, 'riduce dell'80% le emissioni inquinanti di ossidi di zolfo, ossidi d'azoto e di polveri, al punto che è un modello per tutti gli operatori'.
Ma Enel va avanti anche sulla cattura e sequestro della CO2: 'Siamo convinti che questo è l'unico mezzo possibile per l'impiego di combustibili fossili con zero emissioni. A Brindisi realizzeremo un impianto dimostrativo da 40 MW che non è più un giocattolo, e insieme ai colleghi dell'Eni, che hanno giacimenti esausti di gas naturale, studiamo il modo di inserirvi la CO2 che essendo più pesante può anche far risalire il metano che vi fosse rimasto'.