Gargano ha portato, fra i tanti, due esempi poco citati ma illuminanti: il previsto innalzamento del livello del mar Mediterraneo accentuerà il fenomeno della risalita del cuneo salino lungo i fiumi con evidenti conseguenze sulle coltivazioni dell’area; temperature più elevate e minori disponibilità irrigue condizioneranno fortemente le ricchezze agroalimentari del “made in Italy”.
“Da tempo – ha concluso Gargano – i consorzi di bonifica stanno segnalando questi problemi, dando una prima risposta concreta attraverso le opere previste dal Programma irriguo nazionale, per il quale dovranno essere individuate ulteriori risorse nella prossima Legge Finanziaria. Non solo: si stanno sperimentando, in tutta Italia, nuove pratiche di ottimizzazione d’uso della risorsa idrica, grazie agli ausilii delle più moderne tecnologie anche satellitari. Ma non basta: l’acqua è una risorsa preziosa, che deve essere trattenuta per essere utilizzata nei momenti di necessità; per questo ribadiamo l’urgenza di un Piano nazionale degli invasi, che crei una rete di piccoli e medi bacini, capaci di abbinare funzioni ambientali e di difesa idrogeologica”.
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Fonte: Anbi - Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni