In risposta al piano d'azione per l'efficienza energetica recentemente pubblicato dall'Unione Europea, in cui si stabiliva come traguardo minimo la riduzione del 20% dei consumi energetici entro il 2020, Greenpeace ha commissionato uno studio parallelo al Politecnico di Milano, in cui si dimostra come l'Italia, entro la stessa data, potrebbe realisticamente raggiungere un potenziale di efficienza addirittura superiore a quel 20%. La relazione del gruppo eERG (end-use Efficiency Research Group) del Politecnico rappresenta un vero e proprio studio di fattibilità, basato su ipotesi ampiamente cautelative, che individua tecnologie e settori, costi e benefici, identifica le barriere che non consentono un uso più efficiente dell'energia e fornisce indicazioni per il loro superamento. In linea generale, per realizzare un potenziale sostenibile dal punto di vista economico occorrerebbero investimenti in tecnologie e programmi per circa 80 miliardi di euro (5,7 miliardi/anno circa negli anni dal 2007 al 2020), con un beneficio economico che si protrarrebbe nel tempo fino al 2040. Un simile piano comporterebbe, inoltre, una ricaduta occupazionale stimata nell'ordine dei 60.000 posti di lavoro in 14 anni.