Fra le altre proposte, verranno esposti, ad esempio, un carro per la raccolta frutta alimentato a energia solare, il progetto definitivo di un essiccatoio di frutta ed ortaggi ad energia fotovoltaica. Sono il simbolo del forte “ingresso” delle fonti rinnovabili (o Fer) nel settore primario. Si consideri che anni fa si vedeva l’agricoltura come momento di produzione (dalle biomasse all’etanolo), oggi sempre più diventa luogo e stimolo per l’applicazione delle nuove tecnologie.
Oggi, grandi imprese ortofrutticole hanno il fotovoltaico sul tetto, iniziano ad apparire i pannelli solari sui vigneti, attività ed esercizi agroalimentari si alimentano con l’eolico. Addirittura le centraline per i filtri dei sistemi di irrigazione possono essere alimentati da un piccolo pannello fotovoltaico, mentre entrano in commercio telai per installare fotovoltaico sul terreno senza opere murarie.
Gli esempi finora riportati portano a intuire il risparmio energetico ed ambientale che l’uso delle Fer implica. Un risparmio che aumenta se si passa alla bioedilizia, perchè alle abitazioni si deve il 50% del consumo di combustibile.
Circa l’85/90% dell'energia attualmente consumata in Italia è prodotta dal petrolio; solo il 2,6% è prodotta con fonti rinnovabili; l'Italia importa l’85% dell'energia di cui ha bisogno; la produzione dell'energia è responsabile del 30/35% delle emissioni di anidride carbonica. Ne deriva una reale necessità, per l'Italia, di impianti di piccola e grande dimensione in grado di utilizzare le proprie risorse rinnovabili per ridurre i costi di importazione e l'impatto ambientale. A questo è da aggiungere che i privati sono sempre più sensibili al tema dello sviluppo ecosostenibile ed alla bioedilizia.
Inoltre è provato che le Fer sono una “fonte” di nuova occupazione. Il recentissimo studio Clean Edge valuta nei prossimi 10 anni che per il fotovoltaico si raggiungeranno gli oltre 1,34 milioni di occupati a livello mondiale dai 190 mila impieghi attuali; per l’eolico 1,31 milioni da 400 mila, mentre per il settore dei biocarburanti si passerà dagli oltre 600 mila attuali a oltre 2,65 milioni. Cifre che non sembrano inverosimili se si prende la Germania, che dal 2000 ha più che raddoppiato le energie rinnovabili, con 240.000 occupati nel settore.
Non mancheranno esempi locali di bioedilizia residenziale e scolastica. Verrà presentata la casa in tipologia econaturale, con un aspetto culturale di grande rilevanza, ovvero verranno accenturati gli aspetti ripresi dai sistemicostruttivi di fine 800, ma con tecnologie a risparmio energetico e da fonti rinnovabili. Non a caso la bioedilizia ricorre a sottotetti ventilati, come erano le abitazioni contadine di allora. Inoltre verranno esposti alcuni ambienti di una casa di campagna dell’800 per far rivivere quell’epoca e far comprendere la “naturalità” di quella vita.
Venerdì 3 aprile, ore 9.30, Sala Europa, convegno “Le amministrazioni locali e le energie rinnovabili tra pianificazione, realizzazioni e le inerzie del sistema"; ore 10.30, Sala Agricoltura, workshop “Idrometano: sostenibilità e opportunità di mercato”; ore 15, Sala Verde, workshop “Condizioni di fattibilità per la costruzione delle filiere agroenergetiche”.
Sabato 4 aprile ore 10.00 Sala Europa. Tavola rotonda “Promozione bioedilizia e risparmio energetico nel territorio”; ore 10.00 Sala Agricoltura, convegno “Regbie+ l’utilizzo di biomassa da fonti legnose per scopo energetici”; ore 15, Sala Verde, seminario tecnico formativo “Più qualità meno quantità, maggiore resa – Azioni per una maggiore efficienza ed efficacia degli impianti in bio-edilizia”; ore 17.00 Sala Verde, “Energia Alternativa: conviene? Contributi, costi e risparmi”.
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Fonte: CesenaFiera