Nuovi aggiornamenti sul fronte Ogm. La società canadese Okanagan Speciality Fruits ha ottenuto una mela che non annerisce mai, anche dopo essere stata tagliata. Attualmente le mele non sono in commercio, ma l'azienda ha avviato l'iter per richiedere al Governo statunitense e canadese la sua coltivazione e diffusione. Adesso le Arctic® apple sono sotto esame e, se dovessero ottenere le autorizzazioni, potrebbero essere immesse sul mercato.

L’Italia come ha preso la notizia? Non bene. La Coldiretti ha subito fatto sentire il proprio dissenso riportando un sondaggio di qualche mese fa: il 76% degli italiani (8 italiani su 10) è contrario agli Ogm. 

"Respingiamo questo tipo di colture - afferma Coldiretti -, sia per questioni etiche e di salute sia per questioni economiche. Queste cultivar che sono state manipolate geneticamente con l’inserimento di un gene 'anti-macchia'. Le prime varietà che arriveranno sul mercato dovrebbero essere di tipologia Golden Delicious e Granny Smith. Se per l’azienda produttrice si tratta di una scoperta rivoluzionaria perché consente di allungare la scadenza delle confezioni di frutta già sbucciate e porzionate, a preoccupare i coltivatori è il fatto che l'arrivo di questo frutto innaturalmente 'a prova di macchie' possa alterare la percezione di semplicità e salute che da sempre accompagna le mele.
Una preoccupazione che riguarda sopratutto l’Italia che è il primo produttore europeo di mele con circa 70 mila ettari coltivati e oltre 2 milioni di tonnellate di produzione, con gran parte della produzione che ha avuto il riconoscimento comunitario come indicazioni geografica protetta (Igp) o denominazione di origine protetta (Dop)".


In Europa, in base alle normative vigenti, gli Ogm non possono essere coltivati, quindi anche le Arctic® apple.

Abbiamo un parere a 
Walter Guerra, responsabile di Pomologia nel Centro Laimburg.

"Le Arctic Apple sono mele Ogm tipologia transgenica ingegnerizzate con geni antisense. Nello specifico, è stato possibile silenziare l'enzima Polifenolossidasi, responsabile del processo di ossidazione dei polifenoli, attraverso tecniche genetiche.
In questo modo si è rallentato il processo di ossidazione della mela. La potenziale applicazione di questi frutti è legata alla trasformazione industriale e al 'fresh cut'. Quest'ultimo è un mercato particolarmente attivo negli Usa, mentre in Europa è ancora limitato. Sottolineo come queste mele non siano ancora commercializzate, ma ancora in fase di indagine e valutazione da parte delle autorità preposte".