Venerdì 30 giugno si è svolta, presso la sala convegni dell’Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa “Pantanello” di Metaponto (MT), la prima delle due Giornate Tecniche sull’Albicocco organizzate grazie alla collaborazione tra la Regione Emilia Romagna (CRPV e ASTRA– Innovazione e Sviluppo) e la Regione Basilicata (ALSIA e Azienda “Pantanello”).
Grande è stato l’interesse - confermato dagli oltre 300 partecipanti - per questo appuntamento che viene considerato come uno tra i più attesi per il settore frutticolo del Sud Italia.
La Mostra Pomologica ha dato la possibilità agli operatori del settore di assistere alla presentazione di ben 600 campioni tra pesco, albicocco e ciliegio provenienti dai campi di collezione del Progetto nazionale Liste varietali, dalla produzione organizzata e da programmi di miglioramento genetico sia pubblico che privato.
Il convegno, moderato dal Dr. Gallo (dirigente di ALSIA), ha evidenziato i molteplici aspetti dell’albicocchicoltura italiana, primi fra tutti quelli di ordine strutturale ed economico presentati dal Dr. Mennone (AASD “Pantanello”) il quale ha evidenziato come siano ancora prevalenti le importazioni in Italia, sia dalla Spagna (produzioni precoci) che dalla Francia (produzioni tardive); sebbene quello italiano sia un mercato attento e capace di premiare in termini economici la qualità del prodotto: da una indagine sui prezzi a livello locale è emerso che la varietà Antonio Errani è quella più pagata.
Per quanto concerne le innovazioni varietali nel Meridione (relazione del Dr. Bassi dell’Università di Milano) è emerso che la varietà Ninfa rappresenta ancora un capisaldo della produzione precoce, soprattutto sotto serra, mentre dalle nuove varietà come Orange Rubis, Sweetcot e Robada non sono emersi segnali precisi in quanto sono ancora in fase di studio.
Si è poi passati all’analisi delle diverse tipologie di portinnesti (Dr.ssa Pirazzini, ASTRA) che ha evidenziato come, sebbene da una parte stiano prendendo piede negli ultimi anni nuovi portinnesti di origine clonale ritenuti migliorativi rispetto al classico Mirabolano da seme, sia necessario effettuare un’attenta sperimentazione riguardante gli aspetti vegeto-produttivi, l’affinità d’innesto e l’adattabilità alle condizioni pedo-climatiche delle aree produttive più vocate all’albicocco.
Infine, dalla panoramica dei problemi fitosanitari per l’albicocco nel Metapontino, si è evidenziato un problema emergente di difficile controllo: il capnode delle drupacee. Al momento, il controllo di questo insetto appare problematico in quanto non sembra avere antagonisti diffusi ed efficaci e sia le trappole attrattive che gli interventi chimici hanno dimostrato ridotta attività.
La giornata è terminata con l’intervento del Dr. Fierro, Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, il quale ha sottolineato l’importanza di queste manifestazioni, esaltando i benefici del gemellaggio tra la Regione Basilicata e la Regione Emilia-Romagna.

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