Approvata dal Parlamento la Legge di Bilancio dello Stato per il 2023 e con norme di programmazione per il triennio 2023-2025, con i contenuti per il settore agricolo che appaiono pressoché immutati rispetto alla proposta incardinata dal Governo a novembre alla Camera dei Deputati, anche se non mancano alcune correzioni di tiro e novità dagli emendamenti.

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C'è tutto: dalla proroga dell'esenzione Irpef all'azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dal rinvio di plastic tax e sugar tax al Fondo per l'Innovazione e la Digitalizzazione. E - altra conferma - non mancano i voucher per le assunzioni temporanee, finalizzati a snellire i tempi di gestione delle campagne di raccolta e limitati a 45 giornate lavorative anno per lavoratore.

 

"La Legge di Stabilità approvata dal Parlamento conferma che l'obiettivo del Governo è dare risposte concrete anche al comparto agroalimentare, un settore nevralgico per la nostra Nazione. Vogliamo rafforzare le filiere italiane e proteggere i nostri prodotti, che sono sinonimo di eccellenza e qualità", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, illustrando i dettagli della Manovra del Governo per il settore primario.

 

Ecco tutti i principali punti della Legge di Bilancio proposta dal Governo, così come approvata dal Parlamento, direttamente e indirettamente di interesse agricolo.

 

Nuovi fondi da 825 milioni di euro

La Manovra per l'agricoltura prevede l'istituzione del Fondo per la Sovranità Alimentare finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato. Per queste finalità sono stati stanziati 100 milioni: 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026.

 

Un budget di 225 milioni è messo a disposizione di progetti di innovazione, dalla robotica alle piattaforme e infrastrutture 4.0 per l'agricoltura. In questo caso lo stanziamento è di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Questi denari potranno essere anche utilizzati da Ismea per favorire operazioni innovative mediante iniziative di venture capital.

 

Viene anche istituito un Fondo di 500 milioni per il solo anno 2023 per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità destinato ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro. Si tratta di una misura prevista per sostenere indirettamente i settori in crisi, ove si presentino cali dei prezzi di mercato su livelli non remunerativi per le aziende.

 

Contro danni e catastrofi 13,5 milioni in più

La Manovra del Governo ha poi previsto un incremento di 9,5 milioni di euro, per il 2023, della dotazione finanziaria del "Fondo Mutualistico Nazionale per la Copertura dei Danni Catastrofali Meteoclimatici alle Produzioni Agricole Causati da Alluvione, Gelo o Brina e Siccità" istituito presso il Ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste dalla Legge di Bilancio 2022, tanto al fine di garantire l'avvio dell'operatività del Fondo e della sua gestione, compresi il sostegno alla realizzazione dei sistemi informatici e all'implementazione delle procedure finanziarie. Al Fondo di Solidarietà Nazionale vanno invece 4 milioni in più in quota rifinanziamento.

 

Il credito d'imposta contro il caro energia

Contro il caro carburanti viene confermato per il primo trimestre 2023 il credito di imposta in favore delle imprese agricole e per i contoterzisti, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l'acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali.

 

Per quanto riguarda i costi di energia elettrica e gas, per le imprese agricole valgono le norme comuni alle altre categorie imprenditoriali sul credito d'imposta. Di particolare interesse per le aziende agricole il credito d'imposta:

  • per imprese dotate di contatori di energia elettrica di specifica potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle energivore, che viene attribuito in misura pari al 35% (in luogo del 30%) della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023;
  • per imprese non gasivore, per l'acquisto di gas naturale in misura pari al 45% (in luogo del 40%) della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel primo trimestre 2023.

Infine, per il 2023 viene prorogato il regime di esenzione dall'Irpef per i redditi dominicali (maturati dal mero proprietario terriero) e agrari (frutto del lavoro dell'imprenditore agricolo).

 

Gli incentivi per i giovani

Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura, è stato previsto per il 2023 l'esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant'anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023. Sempre in tema giovani, sono stati stanziati 20 milioni di euro sul 2023 per finanziare i mutui a tasso agevolato per i giovani imprenditori previsti dal Titolo I, capo III, del Decreto Legislativo n. 185 del 2000.

 

Lavoro, voucher confermati

L'impianto della Legge di Bilancio è stato rispettato anche nel ripristino dei voucher per il lavoro agricolo, anche se con alcune novità rispetto al testo originario, che saranno oggetto di separato approfondimento da parte di AgroNotizie®. Confermato il limite temporale, non oltre 45 giornate lavorative anno per questa forma di lavoro a tempo determinato, ma con l'obbligo per l'imprenditore agricolo di trasformare il rapporto temporaneo in contratto di lavoro a tempo indeterminato in caso di superamento delle 45 giornate lavorative.

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Un Fondo per la Biodiversità

Sono poi previsti nuovi fondi per la tutela della biodiversità. È infatti prevista l'istituzione, nello stato di previsione del Masaf, di un Fondo con una dotazione di 500mila euro per l'anno 2023, al fine di realizzare interventi volti alla tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e al supporto dell'Osservatorio Nazionale sul Paesaggio Rurale.

 

Rinvii nuove tasse

Infine, è importante il rinvio al 1° gennaio 2024 dell'entrata in vigore dell'imposta sui manufatti in plastica monouso, la cosiddetta plastic tax e dell'imposta sul consumo delle bevande analcoliche, la sugar tax.

 

I principali emendamenti alla Camera

Alla spicciolata e con gli emendamenti alla Camera dei Deputati sono poi giunti alcuni interventi di somma urgenza anche a carattere settoriale.

 

Contoterzisti e imprenditori innovativi portano poi a casa una proroga al 30 settembre 2023 per documentare l'acquisizione dei beni d'investimento nuovi comprati in previsione dell'utilizzo del credito d'imposta garantito della nuova Legge Sabatini. La proroga scatta per i beni ordinati nel 2022, e per i quali era stato pagato comunque un acconto. Anche in questo caso si rinvia ad un ulteriore articolo di approfondimento di AgroNotizie®.

 

Contro il mal secco degli agrumi sono pronti 9 milioni di euro. In particolare, è stato istituito, nello stato di previsione del Masaf, un Fondo a sostegno delle attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione del cosiddetto mal secco degli agrumi, con una dotazione pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Il Fondo dovrà sostenere le attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell'organismo nocivo Phoma tracheiphila, detto mal secco degli agrumi, al fine di contrastarne la diffusione specificatamente alle cultivar Igp.

 

Per gli allevatori bufalini 2 milioni di euro nell'anno 2023 ad integrazione dei ristori sugli abbattimenti dovuti a zoonosi. In particolare, la disposizione istituisce, nello stato di previsione del Masaf, il Fondo per il Ristoro delle Aziende Bufaline, danneggiate a seguito della diffusione della brucellosi e della tubercolosi sul territorio nazionale, e in particolare nella regione Campania, nonché per far fronte alla necessità di ripopolamento degli allevamenti con una dotazione di 2 milioni di euro per l'anno 2023. Le risorse del Fondo sono destinate a incrementare, fino a un massimo del 10%, i rimborsi per l'abbattimento degli animali.

 

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