La fase di sperimentazione per la digitalizzazione dei Registri vitivinicoli è prorogata al 31 dicembre: ieri 28 maggio la firma del ministro Maurizio Martina al decreto.
Gli operatori del settore avranno il tempo così di prendere confidenza nell’utilizzo dei nuovi registri telematici, disponibili sul portale del Sian, il Sistema informativo agricolo nazionale. L’Ispettorato repressione frodi (Icqrf) continuerà il ciclo di incontri avviato da settimane con gli operatori nelle Regioni italiane per garantire la massima informazione a tutti i produttori sul nuovo sistema.

Nella giornata di giovedì 12 maggio, presso l’Istituto Tecnico Agrario “Scarabelli” di Imola (Bo), si è tenuto un convegno organizzato da Terre e Naldi, in collaborazione con il Consorzio vini di Romagna, sull’etichettatura del vino, con un focus in particolare sulla dematerializzazione dei registri nel settore vitivinicolo. A tenere la relazione Franco Leonardi, funzionario del Mipaaf, dopo i saluti iniziali di Giordano Zinzani, presidente del Consorzio vini di Romagna.

Si è partiti innanzitutto dal decreto ministeriale n.293 del 20 marzo 2015, che stabilisce le modalità di tenuta dei registri in forma telematica nel settore vitivinicolo e delle relative registrazioni. I soggetti obbligati ad effettuare le registrazioni di carico e scarico sono coloro che, titolari di un’attività imprenditoriale agricola o commerciale, detengono un prodotto vitivinicolo. L’obbligo è previsto anche per i titolari di stabilimenti che effettuano operazioni per conto di terzi o i titolari di stabilimenti di produzione o di imbottigliamento degli aceti.

Esenti i titolari di stabilimenti enologici di capacità complessiva inferiore a 50 ettolitri e gli esercenti relativi all’attività di commercio all’ingrosso di prodotti vitivinicoli confezionati, che non effettuano alcuna trasformazione o manipolazione. Si aggiungono agli esenti i rivenditori al minuto di piccoli quantitativi, gli operatori viticoltori non vinificatori e i soggetti che non dispongono di stabilimenti.

Per quanto riguarda le annotazioni nel registro, queste sono distinte per ogni stabilimento o deposito dell’operatore, identificato da un codice alfanumerico attribuito dagli uffici territoriali dell’Icqrf (Ispettorato centrale tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari).

Per la trasmissione dei dati relativi alla produzione, trattamenti entrate ed uscite dei prodotti (registrazioni), compresi i dati relativi ai fornitori e destinatari interessati dalle movimentazioni, è possibile utilizzare una duplice modalità, scegliendo fra il sistema online per la registrazione diretta delle operazioni e il sistema di interscambio di dati in modalità web-service.

Il primo passo è comunque l’iscrizione al Sian – ha sottolineato Leonardi – si accede al portale con le credenziali ricevute, all’interno dell’area riservata, e, prima di utilizzare il registro di carico e scarico, si associa il codice Icqrf del proprio stabilimento al registro vitivinicolo”.

Il registro telematico è l’unico registro che va tenuto per il settore vitivinicolo – ha continuato – La distinzione tra i diversi registri è stabilita dal tipo di operazione che viene di volta in volta registrata. E’ importante che nel registro telematico tutte le operazioni siano registrate secondo un ordine cronologico coerente, rispettando la sequenza temporale delle operazioni svolte in cantina”.

Fra i vari passaggi da compiere, si parte innanzitutto con le operazioni preliminari e l’individuazione del prodotto, tramite la definizione di dati generali come la categoria, la classificazione, il certificato e lo stato fisico del prodotto. Per quanto riguarda le operazioni, queste sono state ripartite in sei classi: operazione generica, vinificazione, elaborazione dei prodotti, pratiche enologiche, ricodificazione e condizionamento.

C’è poi il sistema web-service, legata a una documentazione tecnica, composta da un documento che descrive le regole tecniche per l’interscambio con il Sian in tema di servizi di gestione per fornitori e destinatari, operazioni di registro e tabelle di decodifica. La documentazione a corredo sarà messa a disposizione per una corretta fruizione dei servizi online, mentre l’assistenza tecnica e il servizio di supporto saranno garantiti sia per i servizi online che per le componenti di interscambio.