Sono poi stati resi noti anche i dati relativi alle scelte professionali dei laureati di primo livello, sia per il 2014 che per la serie storica 2003-2014.
Il confronto relativo alle quattro professioni del settore agro-ambientale evidenzia, anche per il 2014, come l’Albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati risulti essere il primo nelle scelte dei giovani aspiranti professionisti, seguito dall’Albo degli agronomi e forestali; i dati di confronto per il periodo 2003-2014 evidenziano invece una incredibile crescita dei candidati all’Albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, del +312%, a cui corrisponde la pressochè invarianza numerica dei periti agrari (con lo stesso numero di candidati sia nel 2013 che nel 2014) ed il clamoroso crollo dei candidati dell’Albo degli agronomi e forestali, con un -60%.
Ancora più significativo il dato riferito alle scelte professionali dei giovani laureati di primo livello, dove ogni 10 laureati triennali del settore agro-ambientale che scelgono un Albo professionale, 7 preferiscono quello degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati ed i restanti 3 si disperdono nei rimanenti Albi (soprattutto quello degli agronomi e forestali).
Questi dati, confermati di anno in anno, dimostrano che - perlomeno nel settore agro-ambientale - la concorrenza professionale introdotta dal DPR n. 328/2001 (che ha consentito ai laureati del nuovo ordinamento di potersi iscrivere a più Albi professionali similari, lasciando loro la libertà di scegliere l’Albo ritenuto più idoneo) ha funzionato perfettamente, con l’effetto di “svuotare” gli Albi che meno di altri hanno saputo valorizzare i propri iscritti o da questi ultimi percepiti come tali, a favore di Albi professionalmente concorrenti.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati