La ciliegia è il frutto del ciliegio e deve il suo nome alla città di Cerasunte (o meglio Giresun), nel Ponto (l'attuale Turchia) da cui, secondo Plinio il Vecchio, furono importati a Roma nel 72 a.C. i primi alberi di ciliegio da Lucio Licinio Lucullo.
In questo articolo  tratteremo della ciliegia dolce, il frutto della specie Prunus avium, mentre in un altro articolo parleremo dell’amarena o maraschina, il frutto del Prunus cerasus.
In latino il significato di “Prunus avium” è “ciliegia degli uccelli” per il fatto che gli uccelli sono ghiotti di questo frutto. La ciliegia è un frutto conosciuto da tempo memorabile tanto che semi di ciliegia sono stati trovati in insediamenti preistorici di tutta Europa.

Anche in Oriente il ciliegio è molto conosciuto; in Giappone è considerato un albero sacro perché il fiore del ciliegio (sakura) rappresenta l’anima del Giappone in questo senso: il colore pallido, il suo essere delicato, la sua breve vita rappresentano lo stesso senso della vita… fragile, breve ma anche bellissima. Una curiosità: in Giappone durante la fioritura dei ciliegi si tengono grandi feste denominate “Hanami”.

Nel 2010 la superficie mondiale coltivata a ciliegie ha raggiunto 380.000 ettari, registrando un incremento del 6,9% tra il 2001 e il 2010. La Turchia è il paese con l'area di produzione più grande, l'11%. Seguono Stati Uniti (9,4%), Iran (8%), Italia (7,9%) e Spagna (6,2%). La produzione è di circa due milioni di tonnellate, con ancora la Turchia maggiore zona di produzione del mondo (19%), seguita da Stati Uniti (13,5%), Iran (12%); l’Italia, con circa il 5% della produzione mondiale è il primo produttore europeo.
In Italia le Regioni con maggiore produzione sono Puglia, Campania, Veneto ed Emilia Romagna che, assieme, producono circa l’85% delle ciliegie italiane.
In Italia esiste la ciliegia Dop dell’Etna (prodotta in provincia di Catania) e due ciliegie Igp: la ciliegia di Marostica (prodotta nel vicentino) e la ciliegia di Vignola (prodotta nelle provincie di Bologna e Modena).

La ciliegia ha diverse forme: dallo sferico, all’allungato fino al cuoriforme.
Il contenuto in acqua è pari al 86,2%.

I valori nutrizionali della ciliegia sono per 8% di proteine (che corrispondono a 0,8 grammi ogni 100 grammi), ha un contenuto in carboidrati del 90% (pari a 9 grammi di zuccheri disponibili, 1,3 grammi di fibra di cui 0,49 solubile, insolubile lo 0,8 - e assenza di amidi); i lipidi sono contenuti in ragione del 2% (pari a 0,1 grammi ogni 100 grammi).
La parte edibile della ciliegia risulta in percentuale del 86%.

Calorie ogni 100 grammi: 38 Kcal
L’apporto calorico della ciliegia è di 38 Kcal ogni 100 grammi di parte edibile.
E’ un frutto con un basso apporto calorico; quindi è utilizzabile anche per diete ipocaloriche.

Indice glicemico: 25
La ciliegia ha un indice glicemico basso (induce un rilascio di insulina basso al momento dell’assimilazione).

Apporto vitaminico e di sali minerali
E’ una frutta da “remise en forme” in quanto tra i sali minerali quello maggiormente presente nella ciliegia è il potassio (229 milligrammi per 100 grammi di parte edibile), seguito dal calcio (30 milligrammi per 100 grammi di parte edibile), importante per la prevenzione dell’osteoporosi e alle malattie legate alla carenza di calcio. Le ciliegie contengono anche una buona dose di fosforo, impiegato dall’organismo in diverse funzionalità celebrali, in ragione di circa 18 milligrammi ogni 100 grammi, di magnesio (15 milligrammi ogni 100 grammi) e di sodio (3 milligrammi ogni 100 grammi). Presenta anche minime tracce di zinco.
La vitamina maggiormente presente nella ciliegia è la vitamina A (19 µg di retinolo equivalente) seguita dalla vitamina C (11 mg/100 grammi) e dal dal gruppo delle vitamine B: Niacina (vitamina B3 o vitamina PP) in ragione di 0,5 mg/100 grammi, Riboflavina (vitamina B2) in ragione di 0,03 e la Tiamina (vitamina B1) in ragione di 0,03 mg/100 grammi.

Colesterolo
La ciliegia non contiene colesterolo.

 
La ciliegia è ricchissima di polifenoli e con una concentrazione di antociani molto alta
(Foto ©  imelenchon - Morguefile)


Nutraceutica – Effetti sulla salute
La ciliegia è rossa, non di vergogna ma di vitalità! Esistono degli alimenti che vengono chiamati “funzionali” proprio perché svolgono un’azione benefica sulla salute indipendentemente dal loro valore nutrizionale… ciò che cerca la nutraceutica!
La ciliegia rientra a pieno titolo negli alimenti funzionali essendo ricchissima di polifenoli e con una concentrazione di antociani molto alta (200 milligrammi ogni 100 grammi).
In particolare i polifenoli, oltre ad essere degli ottimi antiossidanti, se associati agli antociani, potenziano ulteriormente le capacità di un alimento nella lotta ai radicali liberi.
Dal momento che gli antociani sono sostanze che appartengono alla famiglia dei flavonoidi, studi medici condotti in tal senso e pubblicati sulla rivista Food chemistry, fanno ritenere che siano in grado di inibire la crescita tumorale, rallentare (o comunque contrastare) le malattie cardiovascolari e ritardare il processo di invecchiamento.
Questi studi hanno evidenziato che alcune varietà (come Saco, Ulters e Lapin) hanno dimostrato di contenere un elevato quantitativo di composti fenolici antiossidanti che sviluppano un’effettiva attività inibitoria delle cellule cancerose umane.
A livello cardiovascolare le ciliegie, grazie agli antociani, svolgono un effetto antiossidante e proteggono dai radicali liberi che, tra le innumerevoli azioni negative, irrigidiscono le arterie. In particolare alcune varietà (come la Saco e la Lapin) si sono mostrate particolarmente attive nell’inibire l’ossidazione delle proteine a bassa densità (colestelolo LDL) grazie al loro elevato contenuto di antiossidanti.
Per questa ragione le “funzionali” ciliegie non solo si presentano una dolce ghiottoneria, ma sono una fonte importantissima di ingredienti bioattivi con un’elevata capacità antiossidante ed un aiuto sull’effetto antiproliferativo delle cellule cancerose umane.
Il consiglio è semplice: consumare costantemente frutti di colore rosso (in particolare ciliegie) permette ottenere effetti positivi su salute e benessere.

Nutraceutica - Nutrire il cervello
Grazie al buon apporto di fosforo, il consumo di ciliegie è di aiuto nelle funzionalità celebrali perché il fosforo è uno degli oligoelementi di cui i nostri neuroni necessitano per le trasmissioni neuronali.

Nutraceutica – Utilizzi fitoterapici
Il decotto di gambi di ciliegia ha un potentissimo effetto drenante mentre esistono in commercio cuscini contenenti noccioli di ciliegia utilizzati per alleviare il mal di schiena e i dolori cervicali.

A chi fa bene
Le ciliegie fanno bene a tutti, quindi il consumo di ciliegie è consigliato a tutta la popolazione in normali condizioni di salute.
Sono particolarmente indicate in diete formulate per combattere l’ipercolesterolemia.

A chi non fa bene
Solo a chi ne mangia troppe. Devono infatti essere consumate in giusta quantità, perché possono avere numerosi e differenti effetti sul tratto gastrico enterico. Come tutta la frutta anche le ciliegie sono leggermente acide per cui accentuano eventuali problematiche per chi soffre di reflusso gastro-esofageo e patologie legate al tratto gastro-intestinale.

Consigli per un "buon consumo"
Per scegliere le ciliegie bisogna osservare anzitutto l’aspetto generale dei frutti, che devono essere sani, puliti, asciutti, privi di tracce di muffa, ammaccature, buccia screpolata e parti annerite (indice di cattiva conservazione).
Il colore deve essere vivo e brillante, indice della freschezza del frutto, mentre i piccioli devono essere verdi, turgidi, vitali, privi di macchie e soprattutto non secchi; i piccioli secchi indicano che la ciliegia è vecchia. In alcune varietà di ciliegie dolci il peduncolo si stacca naturalmente alla raccolta… quindi in questo caso sono vendute prive di peduncolo.
Sono da evitare i frutti acerbi perché non matureranno mai.
Un altro interessante particolare è la conservazione. La conservazione della ciliegia non dovrebbe essere fatta in frigo (se non per conservare le ciliegie per lunghi periodi). E' invece da evitare se vanno consumate subito o entro uno o due giorni.

Disponibilità sul mercato
In Italia le ciliegie sono disponibili da maggio a luglio.


Codice alimento “Inran”:
007710


D.ssa Anna Laura Magnani 
Laureata in Farmacia conseguita presso la Facoltà Statale di Milano, Master in Nutrizione conseguito presso la New York University (Usa).
La specializzazione in Nutrizione ha reso possibile molte esperienze e consulenze:
• Consulente nutrizionale per radio 105 New York
• Collaboratrice e consulente per la rivista mensile "Starbene"
• Consulente nutrizionale per società professionistica di Basket maschile A1
• Consulente nutrizionale per squadra di pallavolo femminile di A1
• Realizzatrice di un programma radiofonico sull'alimentazione su "Radio Lombardia"
• Consulente per Telelombardia in programmi inerenti alla nutrizione
• Membro del Consiglio Direttivo U.T.C. (Unione Tutela Consumatori)
• Dal 2007 Consulente Nutrizionale per il Centro Benessere "Driadi" di Faenza e "Acqua Fitness" di Ozzano dell'Emilia.
• Fino al 2009 titolare di farmacia sita in provincia di Novara.
• Dal 2010 collaboratrice del gruppo Alce Nero & Mielizia S.p.A.
• Dal 2012 iscritta alla scuola di Nutrizione ed integrazione nello sport presso l'Università degli Studi di Padova
www.irondietzone.com