L’80% dei beneficiari di sussidi al reddito nel quadro della Politica agricola comune riceve appena il 20% degli aiuti: è il dato che emerge dal Rapporto annuale sulla distribuzione dei pagamenti diretti negli Stati membri nel 2011, recentemente pubblicato dalla Commissione europea. Intanto, per il 2014, per la prima volta l’Esecutivo di Bruxelles propone di tagliare quasi il 5% del sostegno ai produttori: uno dei primi effetti delle riduzioni di budget decise a febbraio dai leader europei.

Rapporto sugli aiuti diretti nel 2011: all’80% va il 20%
Dal Rapporto arriva un interessante spunto di riflessione: 4/5 dei fondi della Pac finiscono nelle tasche di 1/5 dei produttori. Questo, in media, ma in alcuni Paesi la fotografia mostra squilibri anche maggiori, come in Romania e Bulgaria, dove si concentra poco più della metà delle attività di piccole dimensioni di tutti i Ventisette, e dove quei 4/5 del finanziamento vengono spartiti tra pochissimi, il 15% dei produttori.
È il dato che mediamente si registra ogni anno e su cui si basa la battaglia di Bruxelles per una Pac più equa, ovvero, più precisamente, dove i finanziamenti siano distribuiti in maniera più equa.
Tra gli strumenti, l’iniziativa di fissare un tetto di 300mila euro come contributo massimo per singolo produttore: una misura appoggiata da Commissione e Parlamento europeo e osteggiata invece a livello di Consiglio, dove siedono i rappresentanti dei governi nazionali.
In questo contesto rientra anche il tentativo di una migliore definizione di “agricoltore attivo”, di modo da concentrare i soldi comunitari su chi produce veramente.

Italia al quarto posto nel 2011 per i pagamenti diretti
Del totale dei pagamenti diretti nel 2011, 40 miliardi e 200 milioni, la parte più consistente è andata alla Francia, Paese che con circa 8 miliardi detiene il record per livello di finanziamenti percepiti. Poi si registra la Germania, che con 5,3 miliardi scalza di pochissimo la Spagna (5,2 miliardi) dalla seconda posizione. L’Italia continua a posizionarsi quarta, con 4 miliardi di euro, mentre è prima per numero di produttori.
Per quanto riguarda la distribuzione interna, più di 1 milione di agricoltori riceve meno di 500 euro; il contributo sale fino a 1250 euro per 290mila produttori e per circa altrettanti (240mila) i pagamenti vanno da 2mila a 10mila euro. Appena 3mila aziende ricevono sostegni compresi tra i 100mila e i 500mila euro.

Taglio agli aiuti diretti del 2013
Per il futuro, comunque, la musica cambia. A seguito dei tagli operati al budget 2014-2020 dai leader dei 27 Paesi membri nel Vertice dello scorso febbraio, per la prima volta l’Esecutivo comunitario ha proposto a Parlamento e Consiglio di tagliare di quasi il 5% gli aiuti diretti per l’anno in corso, che ricadono come costi sul bilancio agricolo del 2014. Vengono esentati dalla sforbiciata solo i primi 5mila euro dei sussidi, come forma di tutela nei confronti dei piccoli agricoltori.