Il 21 dicembre scorso il Consiglio di amministrazione di Inea ha approvato il bilancio preventivo per il 2011.

Il presidente dell'Inea Lino Carlo Rava, giunto alla scadenza del proprio mandato, sottolinea come il bilancio preventivo per il prossimo anno confermi il trend fortemente positivo per l'attività dell'ente, le cui entrate sono passate dai 18.725.817 di euro del 2007 ai 43.172.059 euro previsti per il 2011.

"In particolare - sottolinea il presidente - l'incremento considerevole delle entrate è stato realizzato nonostante le riduzioni dei contributi fissi che le leggi finanziarie dal 2007 ad oggi hanno comportato e le nuove entrate che sostengono oggi l'ente, sono legate a progetti di ricerca e di assistenza tecnica che il Mipaaf e le regioni hanno affidato all'Istituto. Rimane così confermato anche dalle cifre - prosegue Rava - che il processo di riposizionamento e di riorganizzazione portato avanti nei quattro anni del mandato ha consentito all'Inea di rispondere con efficienza ed efficacia alle esigenze manifestate dai decisori politici e di preservare ed accrescere il patrimonio professionale e delle conoscenze. L'Inea è ora nelle condizioni di guardare con tranquillità al futuro con la consapevolezza che l'Istituto è riuscito nella difficile missione di adattamento alle profonde trasformazioni che hanno scosso l'Italia e l'agricoltura negli ultimi tempi. Insomma, la bella storia di Inea, iniziata più di ottanta anni fa, può continuare con legittimo orgoglio. I risultati ottenuti sono il frutto dell'impegno e del lavoro di tutti: dal Consiglio di amministrazione al direttore generale Alberto Manelli, a tutti i ricercatori, tecnologi e personale amministrativo. Una particolare nota di apprezzamento - conclude il presidente dell'Istituto nazionale di Economia agraria - va al lavoro del personale precario dell'Istituto, ancora troppo numeroso, nonostante le misure di stabilizzazione messe in atto, con l'auspicio che la politica voglia prendere seriamente in carico le sorti della ricerca".