Mercoledì 23 aprile 2008. Una data che potrebbe rivelarsi importante per gli allevatori di bovine da latte e per gli operatori della filiera lattiero casearia. Per quel giorno è infatti fissato l'incontro fra Assolatte e le organizzazioni professionali agricole della Lombardia per definire il prezzo del latte della campagna produttiva 2008/2009. Che contiene una novità importante, la possibilità di indicizzare il prezzo in funzione degli andamenti di mercato.

La commissione tecnica, formata da tre rappresentanti delle industrie e tre del mondo produttivo, è da giorni al lavoro per individuare il "paniere" di riferimento al quale agganciare il prezzo. Un compito non facile come ha dimostrato il precedente incontro fra le parti, che si è svolto a Milano il 15 aprile e che dopo una discussione durata sei ore è giunto ad un nulla di fatto, rimandando la decisione al 23 aprile.

Il compito della commissione tecnica non è facile. Si tratta da una parte di individuare i prodotti ai quali agganciare i parametri di costo, prevalentemente connessi all'alimentazione delle vacche. Mais e soia saranno tra le materie prime monitorate, ma occorre anche definire quali debbano essere i mercati di riferimento per la valutazione del prezzo. Si vorrebbe infatti evitare che eventuali fluttuazioni legate a manovre speculative sui mercati possano poi riverberarsi sul prezzo del latte, producendo oscillazioni importanti e repentine che porterebbero solo svantaggi. Altro elemento chiave del paniere è il prezzo dei formaggi, Grana Padano in particolare, uno dei prodotti caseari più importanti a livello nazionale e non solo in Lombardia, regione dove si produce il 40% di tutto il latte italiano.

In ogni caso, come è emerso dal tavolo degli incontri, si vorrebbe mantenere un limite all'oscillazione del prezzo, fermando l'asticella a non oltre 41 centesimi al litro. Qualche punto in meno rispetto agli ultimi accordi,  ma a preoccupare gli allevatori non è tanto il prezzo massimo quanto i movimenti verso il basso. Il mercato dei cereali vive una stagione di particolari tensioni, mentre il progressivo smantellamento delle quote potrebbe lasciare spazio ad un ridimensionamento del prezzo del latte a livello europeo.

Le difficoltà a stabilire i meccanismi di indicizzazione del prezzo del latte dipendono probabilmente anche da questi fattori. Non resta che aspettare il 23 aprile e attendere, se ci sarà, la "fumata bianca" per conoscere i criteri attorno ai quali ruoterà il nuovo prezzo del latte in Lombardia. E che farà da apripista per gli analoghi accordi nelle altre regioni.

 

Foto NickPiggot