Il Comitato sviluppo rurale della Commissione europea ha approvato oggi i Programmi di sviluppo rurale di Abruzzo, Lazio, Marche e della Provincia autonoma di Trento. Sale a 16 il numero dei Psr italiani che hanno ricevuto il via libera di Bruxelles. Mancano all’appello solo 5 programmi regionali (Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Sicilia e Puglia), la cui approvazione è prevista per gennaio. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro ha precisato: “Il pericolo di perdere la quota 2007 delle risorse comunitarie assegnate ai 5 programmi che slitteranno al 2008 è stato scongiurato, avendo portato a termine la procedura, concordata con la Commissione europea, e che consente l’impegno dei fondi comunitari anche se la decisione di approvazione degli ultimi Psr sarà adottata solo nei primi mesi del prossimo anno”. De Castro ha chiarito che “i Psr che verranno approvati nel 2008 potranno contare su una deroga alla regola del disimpegno automatico, che si applicherà dal 31 dicembre 2010 anziché dal 31 dicembre 2009. Si tratta di strumenti importanti, attesi da tempo da tutti gli operatori del mondo rurale”. In relazione alle diverse condizioni strutturali di ciascuna Regione, il Lazio e l’Abruzzo hanno inteso privilegiare gli interventi compresi nell’Asse 1 dei Psr 2007-2013 (competitività del settore agricolo e forestale), dedicandovi, rispettivamente, il 43% ed il 47% delle risorse disponibili. I Psr di Marche e Trento si caratterizzano per una maggiore impronta ambientale; gli interventi dell’Asse 2 (ambiente e territorio) assorbono il 46,5% e il 52,9% delle risorse impegnabili.