Il Dpef 2008-2011, approvato il 28 giugno dal Governo, promuove, tra gli obiettivi strategici, l’internazionalizzazione del settore agroalimentare e delle piccole e medie imprese. UnionAlimentari-Confapi, Unione nazionale della piccola e media industria alimentare spera che le linee guida si concretizzino in misure efficaci per le pmi alimentari italiane. “Il Governo ha compreso la strategicità dell’internazionalizzazione e delle piccole e medie imprese per l’economia italiana e questo è un primo risultato”, afferma il presidente di UnionAlimentari, Renato Bonaglia. "Ciò che serve è un potenziamento delle agevolazioni finanziarie e la garanzia a non ricorrere a nuove entrate fiscali. Oltre a misure che potenzino le risorse umane”. Durante il Tavolo agroalimentare di palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, ha ribadito ad UnionAlimentari ed alle altre associazioni (Federalimentare, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori, Fedagri, Copagri, Coldiretti, Confcommercio) che il Dpef si ispirerà ai principi di equità e di crescita e che conseguirà la stabilizzazione, prima di tutto fiscale. Commento positivo per le linee direttrici triennali (2008-2010) previste per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese". Infine, un auspicio di Bonaglia verso misure che esulano dall’ambito fiscale: “Uno degli ostacoli allo sviluppo economico del settore agroalimentare è un modello produttivo basato su un’elevata intensità di lavoro non specializzato. Per garantire esportazioni di qualità bisogna agevolare programmi di formazione delle risorse umane che rientrano tout court nel concetto di innovazione”.