“L’annuncio del ministro De Castro per un Decreto che indichi nello 0,1% il limite di rilevabilità per le contaminazioni accidentali e inevitabili da Ogm nelle produzioni biologiche sancisce una situazione su cui il biologico italiano è già attestato dal 2003, grazie all’iniziativa di FederBio e degli organismi di certificazione associati” afferma il presidente dell’organizzazione unitaria dell’agricoltura biologica e biodinamica italiane Paolo Carnemolla. “E' lo stesso limite di altre legislazioni europee e finché le coltivazioni Ogm non saranno consentite nel territorio nazionale l’organizzazione attuale delle filiere e del sistema di certificazione potranno garantire il rispetto di questo limite restrittivo, come dimostrano anche le dichiarazioni di importanti catene distributive nazionali e i dati dei controlli effettuati” prosegue Carnemolla. “Esprimiamo apprezzamento per l’iniziativa del ministro, nella speranza che possa contribuire a far cessare una campagna di stampa allarmistica e sbagliata rispetto a rischi inesistenti di presenze significative e stabili di Ogm nei prodotti biologici. La normativa europea sull’agricoltura biologica ha sempre tassativamente vietato, e continuerà a farlo, l’utilizzo di Ogm in ogni fase della coltivazione, allevamento e preparazione dei prodotti biologici” ha concluso Carnemolla.