"L'agenzia delle sostanze chimiche -ha sottolineato il vice-presidente della Commissione europea Gunther Verheugen, responsabile per il settore imprenditoriale e industriale- avrà un ruolo chiave nell'implementazione della normativa REACH. Essa dovrà tutelare lo stato di salute della popolazione europea dai pericoli connessi alle sostanze chimiche e salvaguardare le attuali condizioni ambientali. Allo stesso tempo, dovrà cercare di mantenere elevata la "competitività" dell'industria chimica e incoraggiare l'innovazione nel settore".
Quattro compiti impegnativi, i quali verranno espletati dalla nuova agenzia europea in qualità di responsabile della gestione e dell'implementazione dei nuovi requisiti previsti nella normativa REACH. L'agenzia fornirà in un nuovo sito web (http://ec.europa.eu/echa/) tutte le informazioni necessarie -documentazione tecnica, assistenza e altri strumenti di supporto all'operatività di REACH- a rendere effettivo e indolore il passaggio alla nuova era del settore chimico. Da inizio giugno l'agenzia sta lavorando a pieno ritmo per essere completamente operativa a partire dal 1 giugno 2008, data in cui le aziende inizieranno a presentare online le domande per la pre-registrazione e la registrazione.
"Con l'entrata in vigore di REACH, l'Unione europea -ha commentato il commissario europeo per l'Ambiente Stavros Dimas- si è dotata di una delle più innovative normative a livello mondiale sulle sostanze chimiche. Il passaggio successivo sarà quello di garantire la messa in pratica del regolamento, grazie anche al ruolo guida della neonata agenzia europea".
Normativa REACH, il risultato di tre anni di lavoro
Adotattato lo scorso dicembre dopo più di tre anni di lavoro e discussioni, il regolamento REACH è entrato in vigore a partire dal 1 giugno 2007. Si tratta della più ambiziosa regolamentazione sulle sostanze chimiche mai realizzata a livello mondiale, in grado di combinare tre aspetti fondamentali e apparentemente contraddittori: la volontà di migliorare la salute generale della popolazione, la necessità di salvaguardare l'ambiente e la precisa intenzione di migliorare e accrescere la "competitività" dell'industria chimica europea. La normativa REACH, la cui gestione sarà affidata alla nuova agenzia europea delle sostanze chimiche, richiederà la registrazione, in un lasso di tempo superiore agli undici anni, di una quantità di sostanze chimiche pari alle 30mila unità, che sono attualmente in uso. In questa fase si cercherà di colmare quei "gap informativi" che creano confusione e disinformazione e di identificare quelle strategie e misure di gestione del rischio che consentono di garantire un uso sicuro delle attuali sostanze chimiche. L'onere di tale procedimento ricadrà principalmente sulle aziende che dovranno fornire tutta la documentazione richiesta sulle sostanze commercializzate e identificare le misure necessarie per la gestione dei rischi connessi. All'agenzia spetterà, invece, il compito di ricevere le registrazioni, valutare le sostanze chimiche sospette e di autorizzare o meno l'utilizzo di quelle sostanze cosidette "a rischio", come previsto dal nuovo regolamento. Il nuovo sistema di autorizzazione dovrebbe incoraggiare le aziende a ricercare sempre più la sicurezza nelle proprie scelte. Lo stesso processo di autorizzazione sarà molto più rapido.
Per maggiori dettagli: http://ec.europa.eu/environment/chemicals/reach/reach_intro.htm
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Fonte: Commissione europea