All’incontro hanno preso parte Giovanni Rizzotti, direttore responsabile e direttore editoriale de L’Informatore Agrario, Giuliano Mosca dell’Università di Padova e presidente della Società italiana di Agronomia, intervenuto in merito a ‘Le applicazioni dell’agricoltura di precisione dal punto di vista agronomico’, e Paolo Balsari dell’Università di Torino, su ‘Le realtà applicative dell’agricoltura di precisione nella meccanizzazione agricola italiana’.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro Agricoltura di precisione – Concetti teorici e applicazioni pratiche, alla presenza degli autori: Bruno Basso, Dipartimento di Scienze dei Sistemi colturali, Forestali e dell’Ambiente – Università degli Studi della Basilicata che ha parlato di ‘Tecnologie e sistemi di supporto alle decisioni nell’agricoltura di precisione’, Luigi Sartori, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali – Università degli Studi di Padova su ‘Ruolo delle macchine nell’agricoltura di precisione’ e Matteo Bertocco, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali dell’Univesità di Padova, che ha parlato di ‘Agricoltura di precisione come strumento gestionale nell’azienda agricola’.
“Siamo stati i primi a pubblicare nel ’95 articoli sull’agricoltura di precisione – ha detto Rizzotti –, seguiti dal convegno svoltosi al Vinitaly in tema di viticoltura di precisione e, dopo l’incontro di Veneto Agricoltura, il prossimo appuntamento sulle applicazioni pratiche dell’agricoltura di precisione sarà a Verona con Fieragricola”.
Giuliano Mosca ha sottolineato che “il binomio tra ‘agricoltura e ambiente’ è cambiato e va sostituito con lo slogan ‘agricoltura è ambiente’, per l’intima coesione tra l’agricoltura e l’ambiente, ottenuta anche grazie alle applicazioni delle tecnologie satellitari. L’agricoltura di precisione rappresenta un’opportunità per la gestione delle colture”.
Balsari ha evidenziato il ruolo dell’agricoltura di precisione per “la valutazione degli aspetti agronomici e per ottimizzare la precisione delle macchine attraverso le componenti: Gis (sistemi informativi geografici, carta tematica revisionale, carta revisionale definita), Gps e elettronica sensoristica”.
Quanto al volume Agricoltura di precisione, “si tratta dell’unico libro – ha detto Zerbinati – che tratta l’argomento con un linguaggio rivolto a studenti, aziende e a coloro che possono trarre vantaggio da queste tecnologie”.
Il professor Basso ha illustrato in dettaglio componenti e tecnologie dell’agricoltura di precisione, nata negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’90. “”Da qui deriva – ha detto Basso – il motto che semplifica la sua definizione: do the right thing, at the right place, at the right time, ovvero: intervenire con la tecnica colturale appropriata al tempo giusto ed al posto giusto. L’agricoltura di precisione è l’applicazione dei principi e delle tecnologie per la gestione della variabilità spaziale e temporale dei fattori legati alla produzione, e in pratica consiste nella gestione agronomica differenziata del campo considerata la variabilità spaziale presente nel terreno”. Quanto ai vantaggi, “bisogna considerare quello economico per l’imprenditore agricolo, che può razionalizzare i costi di produzione mirando a un maggior reddito e ad un aumento della quantità e/o della qualità delle produzioni, e quello ambientale, grazie al maggior controllo della pressione a carico delle risorse naturali”.
Sartori ha elencato le nuove sofisticatissime tecnologie che, applicate alla macchine, possono favorire lo sviluppo dell’agricoltura di precisione per “un aumento del reddito e una riduzione dei costi di produzione, per il controllo dell’impatto ambientale e l’innalzamento della qualità dei processi della produzione agricola”. “L’agricoltura di precisione, fondendo competenze agronomiche e meccaniche, fornisce un’alternativa concreta per lo sviluppo della nostra agricoltura”.
Infine Matteo Bertocco ha messo in luce l’aspetto dell’agricoltura di precisione come “strumento per poter garantire la tracciabilità delle singole fasi del processo colturale mediante la gestione della variabilità e delle informazioni”.
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Fonte: Agronotizie