"La sfida del progetto Heumilch è poter applicare un metodo analitico oggettivo a valle della filiera del latte fieno per rilevare eventuali non conformità a garanzia della autenticità e della genuinità del prodotto", spiega Daniela Eisenstecken, ricercatrice al laboratorio per Aromi e metaboliti del Centro di sperimentazione Laimburg e responsabile del progetto promosso in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e la Federazione latterie Alto Adige.

Nel 2016 l'Unione europea ha dichiarato il latte fieno "Specialità tradizionale garantita" (Stg). Nell'innovativa filiera del latte fieno è vietato l'uso di mangimi fermentati, ovvero gli insilati di erba e mais, o mangimi Ogm nella dieta delle bovine. Il latte fieno viene prodotto da mucche che si alimentano esclusivamente di erba fresca o fieno e con un uso limitato di mangimi concentrati (non oltre il 25%).

Al momento non esistono parametri analitici in grado di distinguere il latte fieno dal latte standard e la garanzia della genuinità, basata su un controllo documentale, è affidata agli istituti di certificazione nazionali, i quali provvedono alla raccolta delle informazioni utili per la tracciabilità di filiera, unitamente ad alcuni interventi ispettivi, ma non prevede analisi chimiche sul latte stesso.
 

Tecnologia innovativa

Per questo è stato ideato il progetto Heumilch: le analisi chimiche del latte si baseranno sulla gascromatografia accoppiata con la spettrometria di massa. "Una tecnologia innovativa - spiega Eisenstecken - in grado di distinguere e caratterizzare fin le più infinitesimali quantità di molecole presenti negli alimenti. In particolare, verranno rilevati specifici acidi grassi del latte, che sono stati individuati nel latte di bovine alimentate con insilati, ma non nel latte fieno". Quindi, la presenza o assenza di queste molecole potrà definire oggettivamente la genuinità del prodotto.

Il progetto si basa su un recente metodo analitico ufficiale messo a punto per la differenziazione del Parmigiano Reggiano dal Grana Padano e, secondo il direttore del Centro Laimburg Michael Oberhuber avrà un "grande impatto sul tessuto economico locale. Con Heumilch vogliamo valorizzare i prodotti locali legati al territorio, garantire il successo commerciale del prodotto finito e offrire una sempre maggiore sicurezza al consumatore. Il progetto rappresenta un'occasione di potenziamento e competitività del territorio altoatesino in un'ottica di sviluppo sostenibile".
 

Un progetto per tutta la filiera

Le competenze dei partner scientifici dei vari settori si intrecceranno per garantire una copertura lungo tutta la filiera di produzione del latte fieno: dal foraggio al prodotto finito. Sono diversi i parametri che verranno analizzati, quali le concentrazioni di insilati di erba o di mais nella dieta delle bovine da latte, i tempi di somministrazione e la stagionalità di produzione, nonché alcune caratteristiche fisico-chimiche e biologiche del latte commercializzato.

I ricercatori collaborano con i produttori locali che hanno partecipato fin dalle prime fasi alla realizzazione della proposta e che saranno i beneficiari dei risultati del progetto. La Federazione Latterie Alto Adige, in rappresentanza delle principali nove cooperative di caseifici e latterie altoatesine, parteciperà nelle attività di campionamento, gestione e stoccaggio dei campioni, nonché nelle analisi routinarie degli stessi.

Heumilch è un progetto finanziato dall'Unione europea tramite il fondo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione Fesr 2014-2020". Ulteriori informazioni sono disponibili a questa pagina