Più di 4mila allevatori provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento in San Pietro per partecipare alla Messa celebrata dal Cardinale Angelo Comastri e visitare la fattoria a cielo aperto allestita davanti al colonnato del Bernini.
Quella degli allevatori per Sant'Antonio è una devozione antica, testimoniata dalle immagini e dalle statue votive del Santo che tutt’oggi si trovano esposte all’esterno delle aziende agricole a protezione di uomini, mandrie e raccolti.
“È un momento particolarmente difficile per gli allevatori italiani – ha sottolineato nel suo saluto in apertura della Messa il presidente dell'Aia Pietro Salcuni – e la congiuntura economica negativa ci spinge ancor più ad accogliere l'invito del Santo Padre Francesco a "non lasciarci rubare la speranza"".
Non sono mancate le parole di incoraggiamento per gli allevatori e le loro famiglie anche nell'omelia del cardinale Angelo Comastri: “Il Signore ci ha fatti custodi e non padroni del Creato ed è in quest’ottica che dovete condurre la vostra attività di agricoltori".
Al termine della Messa è proseguita la tradizionale benedizione di uomini e animali, circondati dai cavalli e dai cavalieri che hanno partecipato alla sfilata lungo Via della Conciliazione, aperta dalla Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.
Interpretando il sentimento unanime di tutto il mondo zootecnico il presidente Salcuni ha invitato tutti i cittadini ad unirsi alla grande famiglia degli allevatori portando in Piazza di San Pietro i propri animali da compagnia e d’affezione, usufruendo anche del check up gratuito offerto dai veterinari Aia ai cani e ai gatti presenti.
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