In relazione all'intossicazione alimentare, causata da hamburger surgelati di carne tedesca, che ha portato al ricovero in ospedale di sei bambini francesi, la Cia, Confederazione italiana agricoltori sottolinea che "si tratta dell'ennesimo caso che rischia di avere effetti devastanti sulle produzioni alimentari di tutt'Europa". 

"Dopo l'ortofrutta - spiega la Cia - questa vicenda a Lille può portare ad una nuova psicosi da consumi di carne bovina. E noi non ce lo possiamo permettere: bisogna - afferma la confederazione - che ognuno, a cominciare dal paese tedesco, smetta di fare finta di niente e si assuma finalmente le sue responsabilità". 

"Rassicuriamo i consumatori - precisa la confederazione - sul fatto che le nostre produzioni sono sicure e facilmente riconoscibili dall'etichetta d'origine, che per le carni bovine è obbligatoria per legge".

Copagri, alimenti italiani estranei alle contaminazioni batteriche

"Siamo costretti a ribadire la completa estraneità delle produzioni alimentari italiane da ogni forma di epidemia batterica". 

Lo afferma il presidente della Copagri, Franco Verrascina, che commenta la vicenda dell'intossicazione alimentare di sei bambini francesi. "No agli allarmismi che fanno solo male - sostiene Verrascina - alimentando ingiustificate psicosi e danneggiando l'economia agroalimentare nazionale. La carne italiana - ribadisce - è fuori da tutto ciò ed è sottoposta a controlli scrupolosi e costanti che ne attestano la sicurezza. E' ora che l'Unione europea prenda in mano seriamente la situazione e faccia chiarezza individuando anche le responsabilità dei diversi casi". 

"Il comparto zootecnico italiano - sottolinea il presidente - se dovesse essere attaccato da questa nuova ondata di sospetti, rischierebbe un crollo nelle vendite difficile da reggere".