A quanto confermano esponenti dei Cobas del latte, si è svolto nei giorni scorsi un incontro dei produttori con il ministro Umberto Bossi. 

I Cobas hanno chiesto al leader della Lega il commissariamento dell'Agea, per bloccare le azioni di revoca di quote e di ingiunzione di pagamento. Secondo quanto riferiscono, Bossi si è impegnato politicamente ad ottenere tale commissariamento.

Agea, la lettera di Fruscio e Gulinelli alle regioni sul lavoro comune

"Per quanto riguarda il numero delle vacche in lattazione, fermo restando l'assoluto e non contestabile valore certificatorio dei dati dell'anagrafe nazionale bovina, sancito dalla Commissione europea, e la conseguente illegittimità di qualsivoglia interpretazione modificativa di tali dati, da una verifica appositamente effettuata è emerso che, alla data del 30 settembre 2010, le vacche da latte con età superiore a 10 anni presenti negli allevamenti che hanno effettuato consegne di latte nel primo semestre del periodo 2010-2011 sono 53.197 (e non 300mila, come è accaduto di leggere) delle quali, peraltro, oltre 40mila sono comprese tra i 10 ed i 13 anni…". 

E' questo uno dei passaggi della lettera congiunta che il presidente di Agea, prof. Dario Fruscio, e il commissario di Governo per le quote latte, dott. Paolo Gulinelli, hanno inviato ieri ai presidenti, agli assessori all'Agricoltura e agli assessori alla Sanità di tutte le regioni e delle province autonom. 

La lettera fa seguito alle notizie, apparse ultimamente su alcuni organi di stampa, circa la presunta incompatibilità del numero delle vacche da latte presenti nelle stalle e la produzione lattiera nazionale. Argomentazioni, queste ultime, riprese anche da una delegazione di produttori di latte ricevuti nella sede di Agea il 7 aprile scorso, allo scopo di mettere in discussione la legittimità delle multe applicate alle aziende italiane per gli esuberi produttivi e giustificare così una richiesta di ulteriore sospensione dei pagamenti dovuti. 

Rispetto al passato il tema prevalente, si ricorda nella lettera, non è più dunque l'adeguatezza della quota nazionale, bensì l'effettività della produzione di latte. A tal proposito negli ultimi 8 anni la produzione nazionale dichiarata, e riscontrata attraverso le fatture, è risultata stabilmente attestata intorno agli 11 milioni di tonnellate (consegne alle latteria e vendite dirette), con una oscillazione percentuale intorno al 4%.

Dopo aver ricordato il numero delle vacche da latte con oltre 10 anni presenti nelle stalle italiane, i firmatari della lettera ribadiscono la "continuità e l'attenzione" con cui le regioni procedono all'accertamento dei fatti che possano eventualmente incidere sulla quantificazione del latte prodotto e fatturato e sulla relativa coerenza delle consistenze di stalla accertate e concludono: "di conseguenza, il fatto che a distanza di un anno dalla diffusione della citata relazione di approfondimento estesa dal Comando carabinieri Politiche agricole nel mese di aprile 2010, non siano stati segnalati elementi che possano mettere in dubbio l'entità e la qualità della produzione nelle singole stalle costituisce elemento rassicurante in ordine alla effettività ed alla qualità della produzione nazionale dichiarata e fatturata".