“Il calendario oggi ci dice che è la festa di Sant’Antonio Abate, ma è anche l’inizio del Carnevale, due eventi insomma che tra sacro e profano mettono assieme vicende antichissime legate al culto della terra, a leggende e a festività nel corso delle quali comunque i prodotti dell’agricoltura diventano protagonisti affascinanti. La figura di Sant’Antonio Abate ci richiama ad una forma di devozione in cui gli animali che ci aiutano a vivere vengono benedetti, ed è così che oggi, per esempio, è avvenuto in piazza San Pietro. Ricordo che nel capoluogo del Veneto, a Venezia cioè, per secoli i canonici da cui dipendeva la chiesa di sant’Antonio Abate lasciavano vagare per la città alcuni maiali, i quali venivano nutriti dalla pietà dei fedeli per diventare poi ‘un ghiotto e ricco boccone’. In breve, se oggi giustamente festeggiamo il Santo protettore degli animali, con l’inizio del Carnevale siamo anche inviatati a riflettere sul fatto che il Carnevale non è solo maschera ma anche voglia di bere e di mangiare bene, soprattutto quei dolci che appartengono alle nostre più antiche tradizioni culinarie”. 

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.