"Una stravagante dichiarazione del presidente dell'Agea Dario Fruscio a proposito del 'drappello' di allevatori che si sono posti al di fuori della legalità agricola europea in tema di quote latte si merita da parte mia poche parole. Se il presidente Fruscio è già stanco di presiedere Agea si metta in politica, magari facendosi eleggere in Parlamento o, se non altro, si trovi uno spazio da dove poter dettare la linea a ministri e governi. Ricordo sommessamente ancora che Agea è un ente che ha la responsabilità di attuare gli indirizzi politici decisi dal ministro e dal governo". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, commentando il comunicato di ieri del presidente dell'Agea Dario Fruscio. "Credo - ha aggiunto il ministro - non sia mai accaduto prima d'ora che un presidente dell'Agea usasse l'agenzia per fare politica".

Zucchi (Pd): 'Una dichiarazione alquanto sorprendente'

"L'appello del presidente dell'Agea Dario Fruscio sorprende. Dopo aver ricordato che l'agenzia che presiede non può fare altro che applicare pedissequamente la legge, si lancia in un appello alla politica perché intervenga nei confronti di quel (secondo lui) 'drappello di disorientati' che non avendo aderito alla legge 119/2003 e neppure all'ultima rateizzazione prevista dalla legge 33/2009 rischiano notifiche di nuove intenzioni di pagamento". Ad affermarlo è il deputato del Pd Angelo Zucchi, vice presidente commissione Agricoltura. Per Zucchi "non si comprendono le ragioni dell'appello, nè la difesa evocata da Fruscio verso coloro che ostinatamente si sono chiamati fuori da ogni possibilità di regolarizzazione. ci si può invece chiedere quanto l'appello lanciato dal presidente di Agea, sia in piena sintonia col suo ruolo di presidente dell'agenzia".

Dalla Puglia: 'Fruscio pensi a far funzionare Agea!'

Anche l’assessore regionale della Puglia alle Risorse agroalimentari Dario Stefano, in merito alle dichiarazioni del presidente dell'Agea, ha rilasciato una dichiarazione: “rimango esterrefatto dinanzi alle dichiarazioni del presidente dell’Agea Dario Fruscio, che ha sollecitato il governo ad individuare ulteriori provvedimenti per trovare una soluzione per qualche centinaio di fortunati allevatori del nord Italia che non hanno rispettato le regole sulle quote latte. E’ vero - prosegue Stefano - non era mai successo prima d’ora che un presidente di Agea interpretasse un ruolo politico, ma la cosa più grave è che Agea ha tante criticità tanto da mettere in difficoltà le regioni per le quali Agea, agenzia di pagamento dei fondi Ue. Ad esempio, in Puglia siamo in difficoltà per il fondo europeo della pesca, perché Agea non funziona. Quindi chiediamo al presidente di Agea di non inerpicarsi in atti e dichiarazioni che sono già state stigmatizzate dal 'sistema Italia', ma che faccia il suo lavoro a garanzia delle regioni e degli agricoltori”.

Fruscio: 'Ribadisco l'impegno di Agea e auspico una soluzione meno drastica per gli allevatori'

Il presidente dell'Agea Dario Fruscio, a seguito dei vari commenti, ha dichiarato: “In ordine alla questione degli allevatori destinatari delle multe per aver splafonato le quote latte, in qualità di presidente di Agea ribadisco un aspetto che mi pareva fosse chiarissimo nella mia precedente dichiarazione: l’agenzia, essendo un organo meramente tecnico, non può che procedere all’applicazione delle norme vigenti e, di conseguenza, all’inoltro degli elenchi dei debitori a Equitalia per i provvedimenti del caso. Anzi comunico che in Agea si sta concludendo la messa a punto di un iter di lavoro per la fornitura di suddetti elenchi. Quindi confermo per intero la dichiarazione precedente, anche nell’auspicio della individuazione di un atto legislativo che, a nulla rinunciando in fatto di multe da incassare da parte dello Stato, consenta di superare le drasticità temporali dell’obbligo di pagamento, che tuttavia deve rimanere tale per gli allevatori debitori”.