Lattiero caseari, instabili i mercati internazionali

Non ci sono novità sul mercato nazionale dove tutti i prezzi sono rimasti fermi agli stessi livelli della settimana precedente.

Nelle piazze internazionali, invece, si osservano andamento contrastanti.

Diverse piazze sono rimaste ferme alle ultime quotazioni e spesso le variazioni sono da imputare solo ai cambiamenti avvenuti nel mercato monetario.

E' il caso della Nuova Zelanda, della Gran Bretagna o del Cheddar  sulla piazza di Chicago. Sono rimaste ferme anche le quotazioni sulla piazza tedesca. Sono in  crescita, invece, ormai da diverse settimane, i prezzi della piazza olandese.

Il burro recupera quasi un punto percentuale rispetto all'ultima quotazione, mettendo a segno una crescita su base mensile  dell’1,9%.

Ancora più netta la crescita del prezzo del latte intero in polvere, che supera il punto  percentuale e rispetto a quattro settimane fa cresce oltre il 3%. Si ricorda che dal 1° marzo scorso  sono ripresi gli interventi di mercato europei per limitare il crollo dei prezzi di alcuni prodotti lattiero-caseari. Fortemente negativa la piazza polacca, che risente anche del cedimento della moneta nazionale nei confronti dell’euro (-2,6%).

Il burro, quindi, perde ben quattro punti mentre l’Edam  leggermente meno, il 3,2%. Quasi tutti in crescita i prezzi dei prodotti per l’alimentazione animale.

L'unica eccezione è la soia a Rotterdam, che cede lo 0,2% rispetto alla settimana precedente.

Aumentano i prezzi sul mercato  nazionale sia dell’orzo (+0,8%) sia del mais (+5,7%). Il mais cresce anche a Bordeaux dell’1,3%.

Positivi anche i dati di soia e mais sui future di Chicago, grazie alla performance della moneta  americana (+1,7%).

 

Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia (€ per 100 kg):