Migliaia di allevatori e le loro famiglie anche quest’anno arriveranno a Roma, da tutta Italia, nella mattinata di sabato 17 gennaio 2009 per celebrare in forma solenne la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono degli allevatori.
L’appuntamento per questo importante evento nazionale che si svolge per il secondo anno consecutivo, promosso dall’Associazione Italiana Allevatori con la collaborazione e la partecipazione delle associate provinciali, regionali e nazionali, è alle ore 11 a San Pietro per la Santa Messa solenne che sarà celebrata sull’altare maggiore dal Cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica e vicario del Santo Padre per la Città del Vaticano.
Al termine della messa il Cardinal Comastri impartirà la benedizione a operatori del settore e animali (bovini, bufali, pecore, capre, cavalli, asini, conigli, polli e cani) ospitati in appositi recinti allestiti dall’Aia in rappresentanza di tutte le specie e razze allevate nel nostro Paese.
La ricorrenza di Sant’Antonio Abate, ricorda il presidente dell’Aia Andena, è sempre stato un appuntamento molto sentito dagli allevatori. Una tradizione antica che si tramanda da secoli e che ancora oggi è oggetto di una profonda devozione nelle nostre campagne, testimoniata anche dalle immaginette votive esposte nelle stalle. Un giorno speciale, di festa, per il mondo zootecnico nazionale, per invocare la benedizione e la protezione del Santo sugli uomini, i loro animali e i prodotti della terra. Un’occasione speciale altresì, rimarca Andena, a cui l’Aia intende continuare a dare il più ampio risalto possibile anche per ricordare a tutti l’impegnativo lavoro svolto dagli allevatori italiani per assicurare il proprio apporto al bene comune.
Allevare, nutrire, mantenere sano il bestiame per garantire ai cittadini alimenti di prima necessità quali latte, carne, formaggi o salumi - ottenuti nel rispetto dell’ambiente, del benessere degli animali e dei più alti livelli di sicurezza alimentare - vuol dire presenza continua negli allevamenti, impegno faticoso e quotidiano troppo spesso sottovalutato; una scelta di vita ed una sfida ogni giorno più coraggiosa.
La festa di Sant’Antonio Abate è per l’Aia anche un modo di rendere omaggio ai veri protagonisti della zootecnia nazionale: allevatori, tecnici, operatori ai più diversi livelli, che rappresentano un importante patrimonio di competenza e professionalità, una risorsa tecnica e socioeconomica per il Paese e la speranza per un futuro di progresso del settore.
Anche per questo il presidente dell’Aia, Nino Andena, invita i cittadini romani ad unirsi alla festa degli allevatori portando i propri 'amici a quattro zampe', animali domestici da compagnia e d’affezione, a benedire nella Piazza Pio XII di fronte al colonnato della Basilica.
 


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