Mercato lattiero-caseario e dell'alimentazione animale

Si riprende, dopo la pausa estiva, a parlare delle quotazioni dei prodotti lattiero-caseari nazionali sulla piazza di Milano.

L'inizio di settembre apparentemente non ha portato novità e i prezzi sono rimasti fermi ai livelli di quattro settimane fa. In agosto, invece, ci sono state diverse novità per i formaggi a pasta dura e per il burro. Il Parmigiano Reggiano ha perso, con la prima settimana di agosto, ben dieci centesimi posizionandosi a 7,55 €/kg (era 7,65 €/kg nell’ultima settimana di luglio). Lo stesso andamento ha caratterizzato anche il Grana Padano che da 6,23 €/kg di fine luglio si è posizionato ai 6,13 €/kg attuali.

Anche il burro è stato caratterizzato da un andamento al ribasso delle quotazioni perdendo durante il mese di agosto ben 15 centesimi, collocandosi così ad un prezzo di 1,7 €/kg, oltre il 45% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando le quotazioni avevano toccato il loro massimo a 3,1 €/kg. Anche le borse internazionali sono state caratterizzate da un andamento negativo dei prezzi.

In tutte le piazze, i prezzi appaiono in sensibile calo, sia su base mensile sia su base annuale. Spesso le quotazioni risultano quasi di almeno un terzo inferiori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

In Europa la Germania e la Polonia sono le due piazze in cui i prezzi sono tutti in calo rispetto alla settimana precedente. Il burro cede il 2,2% sulla piazza tedesca e oltre il due e mezzo su quella polacca. Male anche l’Edam e il latte in polvere. In Olanda, invece, il burro segna un incremento del 3,6%, mentre il latte in polvere diminuisce del 3,7%.

Nelle piazze extra europee si sente l’effetto della perdita di potere dell’euro nei confronti del dollaro. Nonostante questo, in Nuova Zelanda il latte in polvere e il Cheddar segnano pesanti riduzioni mentre il burro cresce oltre i cinque punti. Bene anche la piazza americana.

Per quanto riguarda i prodotti per l'alimentazione animale evidenziamo la significativa riduzione dei prezzi su tutte le piazze. La diminuzione più significativa riguarda il mais a Bordeaux (-11,5%). Anche la soia segna riduzioni vicine al 10%, sia in Europa che sulla piazza americana. Rispetto all’anno scorso, le piazze europee, ad eccezione di Rotterdam, presentano prezzi inferiori di un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.