Prezzi: segnali positivi dal mercato nazionale dei lattiero caseari

Il Parmigiano Reggiano, dopo una lunga fase di stasi dei prezzi, segna, questa settimana, un aumento di 5 centesimi e sale a quota 7,65 €/kg. Dello stesso ammontare cresce anche il Grana Padano il cui prezzo risulta essere di 6,23 €/kg. La riduzione della differenza di prezzo, ora a circa 1,42 €/kg (era di 1,5 € fino a qualche settimana fa) è dovuto ad un aumento registrato dal Grana Padano nella seconda settimana del mese di giugno.

In aumento anche il prezzo del burro che, rispetto all'ultima quotazione, guadagna il 2,8% posizionandosi a quota 1,85 €/kg, ben lontano comunque dal livello del prezzo dello stesso periodo di un anno fa (-21,3%). Nei mercati internazionali evidenziamo l'aumento del prezzo del burro in Germania del +7,4%. Un incremento significativo considerando che anche in questo paese il burro ha sofferto di un lungo periodo di stasi dei prezzi che ha seguito a un periodo di riduzioni anche significative. Il prezzo del burro sale quindi a 2,96 €/kg, ma anche in questo caso, come in Italia, rimane lontano dai livelli di prezzo dell'anno scorso. Il burro cresce, inoltre, in Olanda (+1,4%), in Polonia (+2,2%) e negli USA (+2,1%).

Da segnalare l'andamento negativo della piazza neozelandese che vede a ribasso tutti i prezzi dei prodotti seguiti dall’Osservatorio latte.

Per quanto riguarda i prodotti per l’alimentazione degli animali segnaliamo la riduzione del prezzo dell’orzo a Venezia (-15,3%) mentre gli altri prodotti sono tutti in aumento. Significativo l'aumento sia della soia sia del mais a Chicago e il prezzo della soia sulla piazza europea di Rotterdam.