Poche novità sul mercato nazionale dove, però, dopo un lungo periodo di riduzione del prezzo, il burro mostra segnali di ripresa. Rispetto all'ultima quotazione alla piazza di Milano, si evidenzia un aumento di 5 centesimi (2,9%) che porta il prezzo a 1,8 €/kg. Siamo, comunque, ben lontani dalla stessa quotazione di un anno fa, quando il prezzo era di 2,15 €/kg. Il burro mostra segnali di ripresa anche sulle piazze internazionali.
In Germania il prezzo sale dell’1,1% rispetto alla settimana scorsa, marcando la quarta variazione positiva in due mesi. In aumento, anche se minore rispetto alla piazza tedesca, anche la quotazione olandese che segna un +0,7%. Buone anche le performance extra europee grazie anche ad un certo indebolimento della moneta europea nei confronti del dollaro americano. Tra gli altri prodotti citiamo l'Edam in Germania, che cresce di oltre due punti rispetto all'ultima quotazione, e il prezzo del latte scremato in polvere neozelandese che aumenta dell'1,6%. L'unica riduzione è quella del Cheddar sulla piazza americana.
Per quanto riguarda i prodotti per l'alimentazione animale segnaliamo l'aumento del prezzo del mais sulla piazza di Udine del +3,3% a quota 21,6 €/100 Kg. Significativo anche l'aumento del prezzo del mais sulla piazza di Bordeaux (+3,8%). In riduzione invece sia la soia sia il mais sui futures di Chicago.
 
Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia (€ per 100 kg)
Fonte: principali borse merci
 
Questa settimana osserviamo: importazioni lattiero-caseari in Giappone
Questa settimana parliamo delle importazioni lattiero casearie del Giappone nel mese di marzo 2008. Le statistiche sulle importazioni evidenziano un calo generalizzato, in termini quantitativi. Significativa la riduzione dei formaggi che si riducono del 15,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Delle 18.479 tonnellate importate, i formaggi provenienti dall'Italia sono solo 408 tonnellate, in calo del 7,4% rispetto all'anno scorso. Negative anche le importazioni di burro, che crollano del 73% mentre lo yoghurt raddoppia i quantitativi passando da tre tonnellate del 2007 a sei tonnellate di marzo scorso. Anche il dato cumulato del primo trimestre evidenzia un andamento al ribasso delle importazioni, con i formaggi che si riducono dell'8,6%, mentre il burro presenta un aumento di poco più di sei punti percentuali.
 
Ecco alcuni dati:
 
 

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