'Un segnale estremamente negativo', così valuta Confagricoltura la  nuova, traumatica rottura delle trattative per il prezzo del latte in Lombardia ed esprime il pieno appoggio alla mobilitazione subito avviata sul territorio. 'I trasformatori', sottolinea l'organizzazione degli imprenditori agricoli, 'si sono assunti la responsabilità di introdurre elementi di frattura nella filiera, le cui conseguenze sono tutte da verificare'. La decisione degli industriali contrasta, ad avviso di Confagricoltura, con quanto si sta verificando nel resto d'Europa dove il prezzo del latte alla produzione ha registrato significativi incrementi.
I produttori della Confagricoltura lombarda hanno subito avviato il presidio dei caseifici; si è già cominciato nel bresciano, con il picchettaggio del caseificio Ambrosi di Castenedolo.
 
Dalla Lombardia
E' iniziata ieri sera, con il presidio del caseificio Ambrosi di Castenedolo la mobilitazione dei produttori di Confagricoltura Lombardia dopo l'ennesima rottura della trattativa per il rinnovo del contratto sul prezzo regionale del latte alla stalla. La spaccatura di martedì, al termine di una discussione durata ore, ha rappresentato un'ulteriore doccia fredda per gli imprenditori agricoli, dopo una prima rottura dovuta all'irrigidimento delle posizioni di Assolatte e una serie di iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e dei consumatori messe in campo dalle rappresentanze provinciali di Confagricoltura Lombardia.
L'apertura della scorsa settimana, con la lettera del presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi, aveva rappresentato una schiarita e riaperto al dialogo. Assolatte confermava la disponibilità a 'trattative serie, basate sul reciproco rispetto e sulle evidenze del mercato', e quindi a 'nuove riunioni, da tenere in tempi ristretti in data da concordare, a condizione che nessuna manifestazione di protesta blocchi l'attività delle nostre aziende e che venga restaurato immediatamente il clima di collaborazione che ha caratterizzato le ultime riunioni'. Nella giornata di martedì, dopo intense consultazioni preliminari, si è ripreso, in un clima all'apparenza disteso, il confronto tra le parti con la delegazione di Confagricoltura Lombardia guidata dal presidente Francesco Bettoni con Coldiretti e Cia (Confederazione italiana agricoltori), anch'esse rappresentate dai rispettivi vertici regionali.