Si ferma ancora la piazza nazionale dei lattiero-caseari dopo il calo che ha interessato la settimana scorsa l’Asiago e il burro. Entrambi i prodotti, in seguito a questo calo, registrano un andamento negativo rispetto ad un mese fa, mentre il burro si colloca addirittura al di sotto del livello registrato nello stesso periodo dell'anno scorso.
Le borse internazionali mostrano un andamento al ribasso per quelle europee, mentre le piazze in cui le quotazioni sono espresse in dollari risentono dell’effetto positivo della moneta americana che ha guadagnato, rispetto alla settimana precedente il 2,6%. In Germania continua il calo del prezzo del burro da ormai molto tempo, anche se intervallato da momenti di quiete. Rispetto alla settimana precedente questo prodotto perde lo 0,8% mentre il latte scremato guadagna l’1,7%. In Olanda evidenziamo il calo del prezzo del burro dell’1,9%. Nelle altre piazze, la Polonia presenta tutti segni negativi in seguito alla perdita di potere dello Zloty nei confronti dell’euro, mentre la Nuova Zelanda e gli USA presentano prezzi in forte rialzo. Il record spetta al burro neozelandese che rispetto alla settimana precedente segna un rialzo di 10,6 punti percentuali. Significativa anche la crescita del latte scremato in polvere (+5,6%). Negli Usa aumenta del 4,6% il prezzo del burro e del 4% quello del Cheddar. Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime per l’alimentazione si segnala il forte calo del prezzo dell’orzo sulla piazza nazionale (-8,4%) e il forte aumento delle quotazioni del mais in granella sui futures di Chicago (+7,2%). Le altre piazze europee, ad eccezione di Bordeaux, segnano riduzioni dell’ordine dell’1% rispetto alla settimana scorsa.
 
Prezzi aggiornati al 12.05.2008 di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia (€ per 100kg):
Fonte: principali borse merci
 
Questa settimana osserviamo: il calo dell'export in Nuova Zelanda
In forte calo, in termini quantitativi, le esportazioni neozelandesi nel mese di marzo 2008 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Complessivamente le esportazioni hanno segnato una riduzione di oltre venti punti percentuali. Tutte le voci principali dei prodotti esportati segnano andamenti negativi, compresi i comparti più significativi. Il latte intero in polvere segna una riduzione di 14,8%, mentre quello scremato ha perso circa un terzo rispetto all’anno scorso. Significativa anche la riduzione delle esportazioni dei formaggi (-21,8%). In termini monetari, invece, le esportazioni hanno giovato ad un aumento del prezzo medio. Il comparto dei lattiero caseari ha segnato, sempre a marzo, un aumento del prezzo medio del 55,5%. Gli aumenti più consistenti sono avvenuti proprio in quei prodotti che in termini quantitativi hanno registrato le flessioni più significative rispetto a marzo 2007. In questo modo, complessivamente le esportazioni, in termini monetari, hanno segnato un aumento superiore al 20% rispetto all’anno precedente.
 

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