L'India è riuscita con successo a tenere sotto controllo, nello Stato del Bengala occidentale, il peggiore focolaio di influenza aviaria altamente patogena che vi sia mai stato, ha dichiarato oggi la Fao - Food and agriculture organisation of the United Nations. L'agenzia ha avvertito, tuttavia, che si dovrà continuare a mantenere strette misure di sorveglianza nelle zone ad alto rischio, poichè la possibilità di nuovi focolai rimane alta.
'L’abbattimento a tappeto del pollame, proveniente da allevamenti per lo più a conduzione familiare, sembra sia riuscito a fermare la malattia sul nascere', ha affermato il veterinario Fao Mohinder Oberoi, dopo una visita tecnica nelle zone colpite. 'L'impegno politico e finanziario del governo indiano e dello Stato del Bengala contro la malattia è stato determinante. Le campagne di sensibilizzazione, l'efficiente catena di coordinamento dai distretti ai villaggi, gli indennizzi e un'efficace collaborazione sul campo fra i dipartimenti veterinari e quelli di salute pubblica sono stati i fattori chiave del successo', ha dichiarato Oberoi.
Nessun nuovo focolaio dal 2 febbraio
Il Veterinario Capo della Fao Joseph Domenech ha raccomandato di continuare le misure di vigilanza intensiva nelle zone ad alto rischio. 'Il virus potrebbe ancora essere presente. nonostante l'abbattimento a tappeto e la disinfezione delle zone colpite, senza dire che potrebbe essere reintrodotto da altri paesi', ha aggiunto. Al fine di prevenire la diffusione del virus in altri stati e di evitare il rischio di infezioni umane, il governo indiano ha dovuto abbattere oltre 3.9 milioni fra pollame ed oche, principalmente appartenenti a piccoli avicoltori. L'impatto socio-economico di questa campagna di controllo richiede con urgenza una valutazione al fine di definire meglio e applicare adeguate misure di sostegno ai piccoli proprietari poveri, ha dichiarato la Fao. Andrebbero monitorati i mercati di volatili vivi, le migrazione degli uccelli selvatici e gli itinerari di trasporto dei prodotti aviari per comprendere meglio e controllare la diffusione della malattia. Le campagne di sensibilizzazione dovrebbero secondo la Fao continuare nei prossimi mesi per informare le comunità rurali sulle norme per una produzione avicola sicura e sulle misure basilari di biosicurezza, per scongiurare il rischio di infezioni umane. Il recente focolaio di influenza aviaria nel Bengala occidentale e la diffusione della malattia in Bangladesh richiedono una stretta collaborazione fra i paesi colpiti, secondo la Fao, che propri per questo in collaborazione con l'Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie), ha invitato India, Bangladesh, Nepal, Bhutan e Myanmar a partecipare ad un riunione regionale per coordinare meglio le campagne di controllo della malattia. Il governo nepalese ha offerto di ospitare l'incontro a Kathmandu.